Attenzione: gli obiettivi, da soli, sono inutili

Gli obiettivi non sono perfetti, manca un tassello fondamentale senza il quale non li raggiungerai mai.

Io sono un grande fan dei miei obiettivi: l’intero manuale anti-confusione ruota attorno al principio che un obiettivo chiaro è necessario per la felicità e il successo in ogni campo (se non l’hai già fatto, scarica gratis il manuale a questo indirizzo). Avere dei traguardi mi ha aiutato a superare momenti difficili, e mi spinge a migliorare ogni giorno. Ma manca ancora qualcosa, senza il quale gli obiettivi sono inutili.

Oggi parliamo di un elemento che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi… Anche se non hai obiettivi.

Il sistema

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Partiamo da alcuni esempi per definire la differenza fra obiettivo e sistema.

  • Se alleni una squadra di calcio, il tuo obiettivo è vincere il campionato. Il sistema è quello che fai fare alla squadra ad allenamento ogni giorno.
  • Se sei uno scrittore, il tuo obiettivo è scrivere un libro. Il sistema è l’orario che ti imponi per scrivere ogni giorno.
  • Se sei un maratoneta, il tuo obiettivo è finire la maratona in tempo record. Il sistema è l’allenamento per quel periodo.
  • Se sei un imprenditore, il tuo obiettivo è fatturare un milione di euro. Il sistema è il modo in cui gestisci marketing e vendite.

Se ignorassi il sistema per focalizzarti sull’obiettivo, otterresti comunque il risultato? No, perché solo definire un obiettivo non basta per raggiungerlo.

Se ignorassi l’obiettivo per concentrarti sul sistema, lo raggiungeresti comunque? Sì, anche se forse non nel modo in cui avevi previsto.

Una volta che hai definito e ramificato gli obiettivi come spiegato nel manuale anti-confusione, è il sistema che fa la differenza: sviluppare un processo che, giorno dopo giorno, ti avvicina al successo. Quando sei uno scrittore che vuole finire il suo primo romanzo (obiettivo), devi sederti e iniziare a scrivere.

In molti mi vengono a chiedere per email cosa fare se non hanno obiettivi. La risposta: focalizzati sul sistema, e i risultati verranno da soli. Segui la regola aurea e comincia a fare quello che ti piace: una volta che hai in piedi un sistema per passare all’azione, da qualche parte arriverai.

Quando l’inverno scorso ho pubblicato il Libro di Mindcheats, una raccolta di tutti i miei articoli, in totale ho contato oltre 450 pagine: se a quell’epoca mi avessero detto di scrivere un libro di 450 pagine, sarei rabbrividito all’idea. Ancora adesso, le dita mi si intorpidiscono alla sola idea.

Ma avevo in piedi un processo: scrivere almeno un articolo a settimana, e con il tempo è venuto fuori un mattone del genere. Non serve avere un obiettivo per raggiungere un risultato, se il processo funziona.

3 problemi degli obiettivi

Ci sono 3 ragioni per cui dovresti pensare meno agli obiettivi, e più ai processi. Sono tre problemi che molti, seguendo gli obiettivi senza avere un sistema, incontrano. Vediamole.

1 – Gli obiettivi riducono la tua felicità

Avere un obiettivo significa che adesso non sei felice, ma lo sarai quando l’avrai raggiunto. Questa è una distorsione del vero significato di obiettivo, ossia uno strumento per migliorarsi. Posticipi la felicità e il successo a un obiettivo sempre più avanti nel tempo, che potrebbe non arrivare mai: una volta raggiunto il traguardo corrente, ne avrai già un altro che ti renderà infelice.

La soluzione è concentrarti su quello che puoi fare oggi e come puoi farlo al meglio, senza pensare all’obiettivo in grande: con il tempo, quello arriverà. Se perdi troppo tempo a sognare quanto bella sarà la vita una volta guadagnato il milionesimo euro, non avrai più tempo da dedicare al suo raggiungimento. Mantieni le cose semplici, pensa a quello che puoi fare oggi e aderisci al piano. Quando ti focalizzi sul processo invece che sul risultato, ti godrai di più il presente.

2 – Gli obiettivi raramente sono a lungo termine

Potresti pensare che gli obiettivi ti terranno motivato sul lungo termine, ma non è sempre così.

Senza un buon sistema e senza un obiettivo dinamico, il processo positivo terminerà quando l’obiettivo sarà raggiunto. Così se vuoi correre una maratona, smetterai di correre dopo averla completata e riprenderai i chili persi  con gli interessi. Questo crea l’effetto yo-yo tipico delle diete: le persone sovrappeso si impongono un obiettivo di dimagrimento che, una volta raggiunto, non lascia nessuna buona abitudine alimentare. La persona ricomincerà a mangiare come prima, riacquistando i chili persi. Ecco perché una buona dieta si basa sulla creazione di una coscienza alimentare che duri tutta la vita, e il dimagrimento è una conseguenza.

Secondo problema: un obiettivo a breve termine potrebbe distruggere un obiettivo a lungo termine che ne consegue. Faccio un esempio personale.

Qualche settimana fa, mentre correvo, ha iniziato a farmi male la caviglia a circa metà strada. Ho provato ad andare avanti per un po’, ma il dolore non si calmava; non era forte, poco più di un fastidio. Avevo due scelte:

  • Continuare a correre e raggiungere il mio obiettivo di chilometri quel giorno.
  • Tornare indietro.

Sono tornato indietro perché avevo predisposto un sistema: correre ogni giorno e, per evitare di farmi male seriamente, ho preferito tornare a casa a ritmo lento. Se avessi seguito l’obiettivo immediato di fare tutti i chilometri, avrei rischiato un infortunio e pregiudicato quello a lungo termine: so che correre tutti i giorni è più importante di finire l’allenamento quotidiano con rischio di rimanere fermo una settimana.

3 – Gli obiettivi presumono il controllo del futuro

Non puoi predire il futuro. Sconvolgente, vero?

Ma ogni volta che ti poni un obiettivo, stai scommettendo sul tuo controllo di avvenimenti che non puoi controllare. Sono probabili, ma non sicuri. Più l’obiettivo è distante nel tempo, più sono le cose che possono cambiare rendendo obsoleto il tuo piano.

Fra tutti gli obiettivi maggiori che ho avuto in vita mia, non credo ce ne sia mai stato uno che è andato liscio come l’olio. Ci sono sempre stati imprevisti, cambi di rotta, aggiustamenti, miglioramenti. Tutto è in evoluzione, il mondo cambia e i tuoi obiettivi devono cambiare con esso. Non è necessariamente un male: a volte i cambiamenti sono positivi. Sai cosa puoi controllare invece? Il presente. Le decisioni che prendi adesso, i piani che fai da qui a sera. Con un orizzonte temporale limitato, è difficile che un imprevisto si metta di mezzo.

I sistemi si concentrano sul presente, piuttosto che sul futuro. Con meno variabilità e più certezza, potrai concentrarti meglio su quello che devi fare piuttosto su quello che succederà in un futuro non meglio specificato.

Conclusione

Con questo, non sto dicendo che gli obiettivi sono inutili. Restano un capitolo fondamentale di ogni buon percorso di crescita personale, ma non sono l’unico protagonista del tuo sviluppo.

Una volta che hai definito un obiettivo, spezzettalo in parti più piccole e crea un sistema per raggiungere ognuna. Poi rimetti l’obiettivo nel cassetto, e focalizzati su quello che devi fare ogni giorno e come dare sempre il massimo.