Stai sprecando questa incredibile opportunità di crescita poco conosciuta?

Trova la correlazione fra:

  • Disoccupazione.
  • Niente ragazza/o.
  • Nessuna passione.
  • Pochi amici.
  • Vita noiosa.
  • Confusione mentale.
  • Futuro incerto.

Nella fisica teorica, l’obiettivo di ogni scienziato è la teoria unificante: un’unica legge in grado di spiegare ogni fenomeno dell’universo. Prendi la teoria di Einstein: spiega la gravità, ma non perché gli atomi si mettono insieme per formare molecole. La meccanica quantistica spiega perché esiste la massa, ma non perché le calamite si attaccano al frigo (elettromagnetismo). Sappiamo che le nostre conoscenze della fisica sono limitate perché abbiamo leggi che funzionano in certe aree, ma non in altre.

Un tubo da 7,5 miliardi di euro. Il suo scopo: dimostrare quello che i fisici sapevano già.
Un tubo da 7,5 miliardi di euro. Il suo scopo: dimostrare quello che i fisici sapevano già.

Allo stesso modo credo che la crescita personale debba puntare a raggiungere una legge universale: una teoria in grado di influenzare ogni aspetto della tua vita in modo prevedibile. Meno una legge è ampia, meno è perfetta. Magari funziona, ma ha efficacia limitata.

Ho già parlato di una teoria unificante della crescita personale, ossia una tecnica che può decretare il tuo successo o fallimento in qualsiasi cosa, nel mio articolo sulla Regola Aurea. Lì ti ho spiegato che avere il giusto rapporto fra studio e azione impatta sulla tua capacità di raggiungere gli obiettivi. La teoria unificante di oggi parlare delle relazioni e di quanto siano importanti per la tua crescita.

La teoria del networking

Net che? Si mangia?

Network significa rete, in questo caso rete di conoscenze. O banalmente: le persone che conosci. Fare networking significa ampliare o rafforzare la tua rete di conoscenze, quindi conoscere nuove persone o tenerti in contatto con quelle che conosci.

Ho letto quest’idea in diversi libri: il tuo successo è decretato dal numero di persone che conosci. Ho testato questa teoria per mesi e ora lo confermo: la tua rete di conoscenze è fra le cose più importanti che puoi avere.

L’esperienza indiretta

Io sono curioso. Leggo libri e mi piace sperimentare cose nuove. Mi sono accorto di una cosa: posso leggere tutti i libri che voglio, ma conoscere qualcuno che è più esperto di me nel settore mi fa guadagnare in un giorno più esperienza che due mesi sui libri. Questo è il potere della Regola Aurea citata sopra: più fai esperienza pratica, più migliori.

La migliore esperienza che puoi fare è seguendo un mentore che guida i tuoi progressi e ti permette di migliorare velocemente ed efficacemente, senza passi falsi. Più espandi il tuo network, più potrai contare su persone che sono più esperte di te in qualcosa. Così se vorrai imparare qualcosa, avrai a chi chiedere. Nel mondo moderno la conoscenza è indispensabile: più cose sai, più avrai successo personale e professionale; a proposito, ti consiglio di iniziare dalle 5 competenze fondamentali.

Ti sei mai sentito confuso, in quel periodo della vita in cui non sai cosa fare? È spesso la sensazione che provano i giovani diplomati e laureati che si affacciano sul mondo del lavoro: non hanno fatto networking e non conoscono nessuno, quindi non sanno da dove partire. Mandi curriculum a caso senza un piano, perché non conosci nessun imprenditore a cui chiedere. Quando invece hai una serie di contatti professionali che già conosci, iniziare è molto più facile. Conosci Tizio che Caio, che ti presentano Sempronio e Leopoldo. A sua volta, Leopoldo ti presenta Asdrubale che cerca qualcuno da assumere. Tac! Hai un lavoro senza aver mai scritto un curriculum.

Pensa a quello che sai fare: c’è di sicuro un aspetto in cui sei esperto, una passione dove conosci più cose dei tuoi amici. Magari ti piacciono i libri fantasy, ne hai letti a vagonate e adesso sai quali sono i migliori e quali non meritano. In più ti piacciono i modellini dei treni e collezioni modellini d’epoca. Quando parli con gli amici di questi due aspetti, puoi dargli consigli su cosa leggere se vogliono entrare nel fantasy, magari qualche libro sconosciuto ma bellissimo. Se qualcuno ti chiede qualcosa su come funzionavano le locomotive negli anni ’20 in Inghilterra, tu sai rispondere.

So che la conosci già, ma questa è la famosa Stanley Loco Q17.
So che la conosci già, ma questa è la famosa Stanley Loco Q17.

Questa cosa vale anche al contrario: tutte le persone che incontri sono esperte in qualcosa. Hanno una passione, sono più capaci di te in quello che gli piace fare. Hanno letto libri e investito tempo in alcune aree. Non puoi sapere tutto tu.

Grazie al networking, la conoscenza degli altri diventa conoscenza tua. Quando vuoi un consiglio specifico o un’informazione, più è ampia la tua rete di contatti più è probabile che conosci qualcuno in grado di darti una risposta. Altrimenti dovresti fare il processo lungo: leggi libri, provi, maturi esperienza per conto tuo. L’esperienza indiretta è dalle dieci alle cento volte più efficace.

Un passo importante per sfruttare l’esperienza indiretta è sapere di cosa sono esperti i tuoi amici e contatti. Come? Chiediglielo. A tutti piace parlare della loro passione, anche con gli sconosciuti.

Network, passioni e opportunità

Da qui nascono le nuove passioni. Ti consideri una persona senza interessi o passioni? Non hai un vero e proprio sogno, qualcosa che vuoi fare nella vita. Passi le tue giornate annoiandoti. Ti rispecchi? Scommetto che non hai una buona rete di amicizie con la quale interagisci spesso. La tua grande passione, da cui nasce il tuo obiettivo di vita a lungo termine, parte da una base di interessi (spiegazione qui). I tuoi interessi sono quelli che ti separano da una vita noiosa e senza soddisfazioni.

Grazie alle tue amicizie puoi provare cose nuove: hai un amico che gioca a tennis, quindi provi anche tu. Ne hai un altro che legge romanzi di fantascienza, quindi ne leggi un paio anche tu. Continui a provare cose nuove e accumuli esperienza in ambiti diversi: prima o poi troverai qualcosa che ti piace così tanto che continuerai per anni, e quella diventerà la tua passione. Se ci pensi bene, il 90% delle cose che ti piace fare derivano da un’esperienza fatta con un amico. Ti faccio un esempio personale

A febbraio inizio qui a Brescia un corso per diventare sommelier: mi piacciono i vini di qualità e voglio saperne di più, anche se non so se mi tornerà utile come carriera è comunque qualcosa che voglio fare. Eppure fino a un paio di anni fa ero il tipo che beveva Groppello scadente. Da dove è venuto questo cambiamento? Negli Stati Uniti ho conosciuto amici esperti di vino.

Dal network nascono anche le opportunità. Più persone conosci più porte hai aperte per fare nuove esperienze e migliorare la tua vita. Le persone si fidano maggiormente di chi già conoscono, e cercheranno di aiutarti se chiedi una mano.

Da bravo esperto di marketing, questo è un effetto che ho imparato a conoscere e sfruttare: le persone ti fanno volentieri un favore, se hanno un’opinione positiva di te. Sono anche più propense a dirti di sì senza alzare barriere. Per questo il lavoro di un buon addetto marketing è conoscere e intrattenere relazioni positive con più persone possibile: le opportunità crescono a dismisura e sono una conseguenza delle conoscenze.

Anche se non vuoi fare affari nell’economia, la tua vita privata migliorerà se ti lasci aperte più opportunità grazie a una buona rete di conoscenze. Il responsabile è…

L’effetto leva

L’importanza del networking sta anche nell’effetto leva: il tuo potere di influenzare gli eventi viene moltiplicato per il numero di persone che conosci. Facciamo un esempio.

Stai cercando lavoro. Il metodo più efficace è conoscere qualcuno che ha bisogno di un dipendente, così puoi saltare tutta la burocrazia e andare a parlare direttamente con il capo. Visto che ti conosce, sa già chi sei e sarà più propenso ad assumerti se hai le competenze richieste. Qui potresti pensare: beh ovvio, più gente conosco più possibilità ho di trovare un datore così. Questo è networking, ma non è l’effetto leva.

Effetto leva significa espandere la tua ricerca diretta di lavoro al secondo livello: chiedi ai tuoi amici e contatti se conoscono qualcuno che ha bisogno di un dipendente con le tue caratteristiche. In questo modo per ogni tua nuova conoscenza, guadagnerai decine di altre opportunità. Diciamo che hai 10 contatti a cui chiedere, e ognuno di questi contatti ne ha altri 10: hai raggiunto un totale di 110 persone. Ma se hai 50 contatti con 10 contatti a testa, avrai raggiunto 550 persone: incrementando i tuoi contatti di 40 unità hai aumentato di 440 persone il tuo circolo di influenza.

Questo è l’effetto leva: moltiplicare ogni incremento del tuo network di dieci volte.

Ampliare i tuoi orizzonti con il networking

Per sfruttare il networking devi capire come funzionano le comunità umane nell’era moderna.

Le persone si aggregano in comunità e cerchi di amicizie con una serie di valori condivisi. Nota che tu esci con persone simili a te: più o meno le stesse idee, reddito, zona geografica, passioni, linguaggio, modo di vestire. Lo fai perché ti permette di restare nella tua zona di comfort. Il cervello sceglie inconsciamente le situazioni meno stressanti, ossia quelle dove non devi confrontarti con persone che hanno idee diverse dalle tue.

Questo di per sé non è un male, se non fosse per una trappola mentale: tendi a generalizzare le idee del tuo gruppo di amici e a credere che tutto il mondo sia così. Così ti fai domande del tipo:

  • Ma come fa la gente a guardare quel programma?
  • Ma come fa la gente a trovare lavoro subito?
  • Ma come fa la gente a trasferirsi all’estero / restare in Italia?
  • Ma come fa la gente a fare le scalate alpine?
  • Ma come fa quel negozio che vende roba inutile ad essere aperto da 40 anni?

Risposta: perché la gente non è come te.

Questo atteggiamento ti farà perdere un sacco di opportunità. Un esempio banale: ho parlato con molte persone che mi hanno detto “non posso lavorare in questo settore, nessuno mi assumerebbe.” Questo perché, per i valori del suo circolo di amicizie, il su lavoro non interesserebbe a nessuno. Oppure il classico: tutti cercano lavoratori con esperienza, quindi resterò sempre disoccupato. Un altro valore condiviso dal tuo gruppo, ma non da tutto il mondo.

Ampliare il tuo network significa conoscere e parlare con persone che hanno sistemi diversi da quello della tua rete di amicizie. Imparerai a confrontarti con micro-culture e valori differenti, toccherai con mano le differenze che esistono nel mondo.

Come sfruttare il networking

Ci sono tre livelli di networking:

  1. Amicizie.
  2. Colleghi.
  3. Contatti.

Le amicizie non devo stare nemmeno a spiegartele: sono le persone più intime, quelle con cui esci di sera e non hai problemi a parlare del più e del meno. Vi piace stare insieme anche senza uno scopo preciso, con il solo obiettivo di divertirvi. Queste persone fanno automaticamente parte della tua rete di contatti e puoi chiedergli quello che vuoi senza inibizioni.

I colleghi sono persone con le quali hai una serie di interessi d’affari in comune. Nel lavoro da ufficio, fra colleghi ci si da una mano anche se non si fa parte dello stesso giro di amicizie. Non uscite a prendere una birra, insieme ma vi parlate con piacere e vi date una mano per raggiungere un beneficio comune. Può essere anche del tipo: oggi io aiuto te, e tu domani aiuti me; una legge non scritta. Il grado di aiuto che un collega è in grado di offrirti dipende dalla sua opinione di te: più gli stai simpatico, più ti aiuterà. Stringi rapporti positivi con i colleghi, investi le tue risorse nel conoscerli e parlargli. Sii generoso: è un tratto apprezzato da tutti.

I contatti sono persone con cui hai parlato qualche volta. Li riconosci per strada, ma non li senti mai. Questa è la parte esterna del circolo di conoscenze ed è importante tenerla più stretta possibile, perché è qui che si gioca buona parte del tuo sforzo di networking. Cerca di tenerti in contatto con queste persone, perché se non ci parli per troppo tempo usciranno dal tuo network e dovrai ricominciare da zero. Non puoi chiedere un favore a qualcuno che non senti da tre anni.

I contatti si creano e si mantengono grazie al sistema a punti.

Sfruttare il networking: il sistema a punti

Ogni volta che chiedi un favore a un contatto, perdi dei punti. Ogni volta che intratteni un’interazione positiva, ne guadagni. Se il bilancio è positivo il tuo contatto ti aiuterà e resterà all’interno della rete, se è negativo non puoi aspettarti alcun aiuto. Ogni mese in cui non interagisci con qualcuno, perdi punti.

Questo, in sostanza, il sistema a punti: una buona rete di contatti si mantiene attraverso relazioni positive disinteressate, come una normale chiaccherata al bar fra colleghi. Questo sistema è importante per contatti e colleghi con cui non sei in grande confidenza: inizia a mandargli qualche email, dagli una mano con qualcosa, quando li incontri parla delle loro passioni: imparerai qualcosa e guadagnerai punti. Grazie a internet e Facebook adesso è facile rimanere in contatto con qualcuno che hai conosciuto, quindi dovresti farlo ogni qualche mese.

Di solito una persona entra all’interno del tuo network attraverso un contatto precedente: è difficile che incontri qualcuno per strada, ti metti a parlare e vi scambiate il nome di Facebook. La maggior parte delle volte venite presentati da un amico comune, o avete una passione condivisa (ad esempio: vi trovate al circolo di scacchi), o siete colleghi. C’è un punto di contatto, una scintilla che innesca la prima conversazione. Qui guadagni i primi punti. Se resti inattivo, quei punti li perderai presto.

Invece insisti e resta in contatto, anche solo una volta ogni tre mesi. Cerca di essere utile ai tuoi contatti e loro saranno pronti ad aiutarti. Individua i loro problemi e cerca di risolverli. Ad esempio: ho incontrato qualche settimana fa un produttore locale di vino, che mi ha detto di avere pochi contatti per venderlo. Io gli ho detto che conoscevo qualcuno che forse era interessato e l’ho messo in contatto.

Una precisazione importante

A leggere questo articolo potresti pensare che ti sto consigliando di ridurre ogni tuo rapporto umano alla sua mera utilità pratica, senza spazio per il divertimento. Potresti pensare che il mio concetto di amicizia è incentrato su come posso sfruttare i miei ignari contatti: sbagliato.

Una relazione umana di questo tipo, incentrata unicamente sull’utilità, è fallimentare in principio. Deve piacerti aiutare le persone e rimanere in contatto, a prescindere dalla loro utilità. Avere tanti amici e interagire con diverse persone è di per sé un’enorme opportunità di crescita e di felicità: l’essere umano è programmato per interagire con gli altri, se lo fai nel modo giusto sarai più felice.

Questo articolo vuole essere un monito a chi è troppo timido o svogliato da uscire e conoscere gente nuova: stai perdendo un’occasione d’oro per divertirti, essere più felice e avere più opportunità nella vita. Se il tuo circolo di conoscenze non è una tua priorità nella vita, ripensaci. Se sei impantanato nel percorso verso il tuo grande obiettivo, una causa probabile è un errore in fase di networking: non conosci abbastanza persone che possono darti una mano. Per gli obiettivi più ambiziosi non puoi fare tutto da solo: devi circondarti di persone che possono aiutarti e darti in prestito la loro esperienza.

Quando ero in Lettonia, spesso mi capitava di non aver voglia di uscire. E ci credo visto che la temperatura era di -15°. Ma mi dicevo: ogni volta che esco incontro gente nuova, mi diverto e succede sempre qualcosa che merita di essere ricordato. Così mi infilavo berretta e guanti e andavo fuori. Non me ne sono mai pentito e adesso in Lettonia ho un lavoro.

Il networking devi vederlo così: un’opportunità per divertirti e avere interazioni positive con le altre persone. Avere un’utilità pratica, trovare più opportunità nascoste e raggiungere gli obiettivi efficacemente sono delle conseguenze.