3 incredibili superpoteri del cervello umano

Hai mai sognato di essere un supereroe che può volare, respirare sott’acqua o sollevare automobili?

Ti ho beccato. 😛 Anche a me piace pensarci, il mondo è troppo banale, troppo conosciuto. È roba vecchia. Per questo evadi dalla realtà e sogni ad occhi aperti di poteri strani, per questo Naruto e Dragonball vanno così di moda.

Invece di sognare di essere in grado di fare cose impossibili, perché non pensi ai poteri eccezionali che già possiedi? Sì perché, anche se non te ne accorgi, sei già in grado di fare delle cose che non vedi nei migliori film di fantascienza.

Cose del tipo…

1 – Triangolare il suono

triangolazione
Bambini, benvenuti alla prima elementare. Oggi iniziamo con…

Il suono viaggia a 1.200 kilometri all’ora. La tua testa è larga quanto, diciamo 15 centimetri? Se un suono arriva dalla tua sinistra, l’orecchio sinistro lo sentirà 7,5 milionesimi di secondo prima del destro. Il cervello è in grado di calcolare questa differenza e ti fa capire che un suono arriva da una direzione piuttosto che un’altra (fonte).

Per farti capire meglio di quanto sia piccolo il numero, te lo dico in un’altra prospettiva:

0,0000075 secondi

È una scala talmente piccola che le persone non riescono nemmeno a comprendere.

Ma non è finita qui. Questa è roba che tutti sanno fare. Chi non si è mai divertito a contare i milionesimi di secondo nei momenti di noia a scuola? Il tuo cervello va oltre: percepisce differenze inferiori al milionesimo di secondo. E applica delle formule di trigonometria avanzata per farti capire esattamente da dove arriva il suono.

La trigonometria è la parte della matematica che studia i triangoli: dati due lati e un angolo di un triangol, puoi risalire all’altro angolo e al terzo lato. Anche se non hai studiato trigonometria a scuola, il tuo cervello la applica ogni volta che senti un suono per farti capire se arriva da di fronte, da sinistra o da 30° di angolazione.

Per fare questo, il prerequisito è essere in grado di percepire un ritardo del suono inferiore al milionesimo di secondo. Pochi orologi al mondo hanno questo livello di precisione.

Aspetta, manca dell’altro.

Non sei solo in grado di capire se un suono arriva da destra o sinistra, ma anche se è in alto o in basso, d’avanti o dietro di te. In questa situazione, la differenza di tempo è zero, come fai?

Quando le onde sonore arrivano al tuo orecchio da un’angolazione diversa, impattano sul padiglione auricolare in maniera diversa. L’onda sonora che rimbalza all’interno dell’orecchio fino al timpano ha quindi una frequenza leggermente differente, viene distorta dalla superficie irregolare dell’orecchio. A seconda del tipo di distorsione, il cervello calcola in quale parte del piano verticale il suono è stato emesso (fonte).

Metti insieme queste due abilità ed ecco che la mente è in grado di capire in quale punto si è originato un suono, in uno spazio tridimensionale.

Il cervello dedica ampio spazio al suono, anche se non te ne rendi conto: la maggior parte dei meccanismi legati all’udito stanno nel cervello inconscio, al contrario degli altri sensi. Possono influenzare la tua vita senza che tu te ne accorga. Per leggere di più, ti consiglio questo articolo.

2 – Super-memoria

Io non le raccolgo.
Io non le raccolgo.

Hey, ti ricordi di quel giorno di quando avevi 8 anni? Era una giornata normale e non è successo niente di importante?

Non ricordi? Come no? Dopotutto, il tuo cervello ha la capacità teorica di memorizzare ogni singolo elemento della tua vita. Non esistono limiti fisici alla tua capacità di memorizzazione. Chiedilo a Jill Price, che si ricorda di ogni singolo istante della sua vita (fonte). Dalle la data e ti sa dire se c’era il sole, cos’ha mangiato a colazione, che film ha visto la sera e un sacco di altre cose inutili. Il suo cervello non è diverso dal tuo.

Ma anche senza andare a livelli da malattia mentale, questo studio ha dimostrato che un gruppo di persone prese a caso può passare da memorizzare 7 cifre in un elenco ordinato (un numero normale) a 80. In pochi minuti, puoi diventare l’attrazione principale della prossima festa di compleanno.

Non solo, è una tecnica che ti aiuterà a studiare efficacemente. Per scoprirla, clicca qui e leggi l’articolo completo.

Perché non riusciamo a farlo sempre?

Immagina che il cervello sia un computer. Ha un processore velocissimo e un disco fisso quasi illimitato. Ma ha anche un sistema pessimo per richiamare le informazioni (fonte). Più che le cartelle sul tuo computer, immaginalo come una pagina di ricerca di Google. I risultati che appaiono quando fai una ricerca su internet sono determinati da due fattori:

  1. Le parole chiave  che usi.
  2. Il numero di collegamenti che ha quel sito con le altre pagine nella rete.

Ad esempio il mio articolo più visitato, come ho imparato l’inglese gratis, è così popolare perché è stato condiviso tantissimo su Facebook. Anche l’articolo di settimana scorsa, come trovare lavoro (anche con la crisi) sta riscuotendo successo.

Il tuo cervello si ricorda qualcosa quando crea dei collegamenti arbitrari con altre memorie della tua mente, il cervello ragiona per associazione. Quindi una memoria diventa disponibile solo quando accedi a un’altra memoria ad essa collegata, o ricevendo lo stesso input: è quando qualcuno ti ricorda dell’appuntamento col dentista, tu ti chiedi come hai fatto a dimenticartelo e ti vengono in mente tutti i dettagli. Non hai cancellato l’informazione, c’era solo un collegamento rotto.

L’abilità di Jill è data da una forma di malattia mentale, chiamata OCD (disturbo ossessivo-compulsivo), che le dà l’ossessione di continuare a ricordare eventi passati. In questo modo crea collegamenti ovunque ed è in grado di richiamare ogni informazione memorizzata.

3 – Guarigione istantanea

Ve l'avevo detto che ero malato.
Ve l’avevo detto che ero malato.

Un paziente la cui identità è restata anonima stava morendo di cancro: tumori della dimensione di una mela si erano sviluppati nel suo collo, petto e addome. Ciò nonostante il nostro Mr. Smith era sicuro che la nuova medicina sperimentale che avrebbe provato, il krebiozene, avrebbe funzionato.

Mr. Smith era a letto e faticava a respirare, quando nel 1957 gli fu iniettata la prima dose di krebiozene. Dopo tre giorni stava ridendo e scherzando con le infermiere, i suoi tumori si erano ridotti della metà. Dopo dieci giorno dall’inizio del trattamento, poté camminare fuori dall’ospedale completamente sano.

Potrebbe sembrare un farmaco miracoloso, se non fosse che gli altri pazienti terminali a cui è stato somministrato il krebiozene non hanno avuto la stessa fortuna. Mr. Smith è stato l’unico a guarire (fonte).

Negli ultimi decenni diversi esperimenti hanno dimostrato l’efficacia dell’effetto Placebo in tutte le aree della medicina: se il tuo cervello crede che un farmaco sia efficace, curerà i sintomi. Anche quando in realtà il farmaco è letteralmente acqua distillata. L’effetto Placebo ha aiutato a curare malattie come depressione, ansia patologica, Parkinson e cancro.

L’effetto Placebo non nasce solo dalla convinzione che un farmaco farà effetto, ma anche dal collegamento subconscio fra la guarigione e l’intervento di un medico: se tu avessi l’ulcera e io arrivassi con un camice bianco a toccarti la pancia dicendoti che ti avrebbe fatto guarire, tu guariresti.

La mente non vuole sbagliarsi: se crede che la stregoneria curerà il cancro, attiverà una serie di processi chimici nel corpo che combatteranno il cancro.

Ad oggi il funzionamento esatto dell’effetto Placebo è uno dei grandi misteri dell’universo, di sicuro il più grande della storia della medicina. Ma è più potente di qualsiasi farmaco al mondo, capace di guarigioni miracolose che nel passato sono state associate a miracoli divini.