4 tecniche per eliminare la procrastinazione dalla tua vita

La procrastinazione, ossia il “tanto c’è tempo e lo faccio domani”, è il nemico numero uno della produttività.

Pensa agli ultimi giorni: quante volte la vocina nel cervello ti ha detto che hai ancora tempo per studiare? Troppe, vero?

Ecco 4 tecniche per motivarti ed eliminare la procrastinazione dalla tua vita.

1 – Mangia rane a colazione

O baciale, come preferisci.
O baciale, come preferisci.

“Mangia una rana viva a colazione, almeno saprai che la parte più brutta della giornata è andata.”

Non sono d’accordo con questa frase. La mia colazione con yogurt, cereali, marmellata e fette biscottate (per stare leggero) non me la toglie nessuno, è la ragione che mi fa alzare presto ogni mattina. Però la citazione mi piaceva.

All’inizio della tua giornata, fai quello che ti garba di meno. Se vai a scuola, è una scelta obbligata: in questo caso lo stesso discorso vale per il primo pomeriggio, quando devi studiare.

Se invece sei a casa e nessuno ti obbliga a darti una mossa, o hai un lavoro che ti dà un po’ di libertà, spetta a te darti una disciplina mentale.

Quando impari a svegliarti presto, il mattino è il momento più produttivo della giornata. Anche io mi consideravo un notturno, uno che di mattina non connette. Poi ho imparato a dormire bene e mi sono reso conto che stavo sbagliando tutto. Messo a posto il sonno, tutto il resto è stato una passeggiata: ora il mio momento produttivo è prima di pranzo, mentre di pomeriggio mi dedico ad attività più leggere.

Più lavori, più ti stanchi. E più ti stanchi, meno voglia hai. Se di mattino hai poca voglia di affrontare i compiti più difficili della giornata, ne avrai ancora di meno il pomeriggio. Quindi rimanderai al giorno dopo, che non arriverà mai. È così che i progetti importanti rimangono a far polvere, e gli studenti hanno il panico quando si accorgono di non avere più molto tempo per studiare.

Prima fai le cose importanti, urgenti e difficili. Poi puoi rilassarti, e dedicarti con calma a tutto il resto.

Non solo aumenterai la produttività e ridurrai la procrastinazione, ma vivrai anche meglio perché non avrai la costante angoscia di dover fare quello che non ti piace: te lo levi di torno subito, e non ci pensi più.

2 – Usa la tecnica del pomodoro

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È una tecnica famosa perché funziona: alterna 25 minuti di lavoro a 5 minuti di pausa. O 45 minuti di lavoro e 15 di pausa, come preferisci.

Se la tua giornata non è così piena, io preferisco diluire il lavoro in più tempo piuttosto che fare rush quando sono con l’acqua alla gola: se so che una cosa mi prenderà 20 ore e ho 10 giorni prima della scadenza, preferisco lavorare 2-3 ore al giorno (finendo con un giorno d’anticipo, che non si sa mai), piuttosto che arrivare agli ultimi 4 giorni e lavorare 5 ore al giorno.

Anche all’interno della stessa giornata, se non sono pieno di impegni, faccio un poco al mattino e ancora qualcosa al pomeriggio. Alterno momenti di relax e di lavoro per non abituarmi a considerare il pomeriggio un periodo di riposo totale.

Questo è uno dei punti cardine del mio metodo di studio: pianificare in anticipo e prepararsi con calma (metodo perfetto anche per passare la maturità senza ansia).

L’obiettivo qui è di creare una produttività a lungo termine. Ecco un comportamento tipico: leggi un articolo motivante, ti senti carico, lavori come un matto per i primi giorni, poi arriva la stanchezza, la motivazione cala, e torni con le vecchia abitudini procrastinatrici.

Se non vuoi che succeda anche a te, devi avere un ritmo sostenibile. Ossia fare sì tutto, ma con calma. È la continuità che conta, non l’intensità dello sforzo. Pensa fin da subito che stai creando un’abitudine da mantenere per gli anni a venire: se non ti dà piacere, è inutile anche provarci.

3 – Fai qualcosa di nuovo ogni giorno

A parte tutti i discorsi motivazionali e le belle storie di perseverare, dopo un po’ la noia vince. Esistono tecniche per mantenere la motivazione, ma prima o poi capita di perdere la voglia. E non è detto che ritorni.

Ti è mai capitato di lavorare su qualcosa per così tanto tempo da non ricordarti più il perché?

È la condizione degli studenti universitari: hanno iniziato con l’ardore tipico delle matricole, poi la loro passione è andata scemando. Alcuni arrivano a odiare la professione che una volta sognavano.

Il modo migliore per iniziare a odiare qualcosa è studiarlo a scuola.

Regola non valida con la Nutella.
Regola non valida con la Nutella.

Fuori da scuola, puoi decidere cosa fare e cosa mettere da parte. Nel manuale anti-confusione, per aumentare la motivazione, consiglio di suddividere l’obiettivo in passi semplici: il motivo è anche questo. Quando ti stanchi di fare qualcosa, hai già una lista con una serie di attività complementari da fare. In questo modo allontani la noia e non rischi di battere la fiacca.

Il peggior nemico della produttività è la noia, che causa procrastinazione: quando ti annoi, è la fine. Devi sempre essere stimolato a fare, perché nessuno è lì a darti il voto, a obbligarti ad avere successo. Il tuo successo dipende da te.

Ogni giorno, chiediti cosa potresti fare di nuovo per rendere la tua vita più emozionante. Per quanto una routine sia importante (vedi sotto), bilanciala con imprevisti e novità. O meglio: fai sì che le novità facciano parte della tua routine.

4 – Prendi ritmo

Mi hanno detto che chi inizia è a metà dell’opera.

Hanno ragione.

L’essere umano è un animale abitudinario, non gli piacciono le novità e odia i cambiamenti. Le routine sono sicure, non riservano sorprese, ti danno sicurezza. Per questo l’inconscio ha un desiderio irrazionale di conservare lo status quo.

Quando hai preso ritmo, hai creato una buona abitudine, non dovrai nemmeno più impegnarti per non procrastinare. Saprai già cosa fare durante la giornata, come dividere il tuo tempo, quanto lavorare e quanto riposarti.

Un po’ è la forza dell’abitudine, un po’ è l’esperienza. Sai le tue potenzialità e i tuoi limiti, sai che ogni giorno puoi fare un certo numero di ore alla massima produttività. Se ti abitui a procrastinare, quel limite non lo troverai mai e la tua mente sarà felice di avvicinarlo il più possibile dentro alla zona di comfort.

Preso il ritmo, gli altri pezzi andranno al loro posto da soli.