Come andare negli Stati Uniti ti farà risparmiare

Pensi che gli Stati Uniti abbiano una cultura diversa da quella italiana ed europea?

No.

“Diverso” nemmeno lontanamente descrive quanto siano enormi le differenze fra il vecchio e il nuovo continente. Io ho girato molti Paesi europei nell’ultimo paio d’anni, e ho visto molte culture diverse. Tradizioni, comportamenti, approcci alla vita diversi. Ma niente in confronto alle differenze con gli Stati Uniti.

Quando entro in una caffetteria qualsiasi, mi sembra di essere in Happy Days.

E ho capito cosa significa consumismo. Non significa buttare vagonate di soldi per comprare roba inutile, significa avere uno stile di vita che in Europa non ci possiamo permettere.

In America le persone sono piene di soldi (altro che crisi), piene di spazio e piene di risorse naturali: sono le tre componenti necessarie per un’economia fondata sul consumismo. E sono tre cose che in Europa mancano.

Perché un americano deve prendersi l’utilitaria quando ha i soldi per un SUV, le strade e i parcheggi sono enormi, e la benzina sta a 70 centesimi al litro?

Questo tipo di economia ha portato ad un’interessante conseguenza:

La pubblicità

Come ti ho già detto quando ho parlato della differenza fra la crescita personale americana e italiana, gli americani si fidano del prossimo. E si fidano della pubblicità.

Qui in America le leggi sulla pubblicità sono meno stringenti che da noi, dove puoi essere denunciato per qualsiasi cosa: finché non racconti balle e specifichi tutto con l’apposita sovraimpressione, puoi dire quello che vuoi.

In Italia puoi raccontare balle, ma non puoi offendere nessuno di importante. 😛 In piena campagna elettorale (le elezioni saranno a novembre) Obama e Romney si stanno insultando a vicenda a suon di statistiche, ricerche e analisi degli esperti.

La pubblicità si è “evoluta” a tal punto che siamo arrivato a questi livelli:

http://www.youtube.com/watch?v=o0B5vuAYk94

La prima volta che l’ho vista sono rimasto perplesso.

Perplesso, perché esiste un uomo in grado di concepire una pubblicità del genere. Perplesso, perché qui funziona.

Immagina di mandare questa pubblicità in Italia, un Paese che censura un spot con Rocco Siffredi che fa un’allusione di troppo. Prova ad immaginare la reazione delle persone. Io sono rimasto perplesso, e sono negli Stati Uniti da aprile. Chi non ha mai messo piede fuori dall’Italia la considererebbe una schifezza.

Anzi, sono piuttosto sicuro che anche tu la consideri una schifezza. Ti strappa un sorriso la prima volta che la vedi, ma non è una pubblicità. Ridicolizza il prodotto e il produttore, al massimo ti invoglia a NON comprare.

Come puoi fidarti di un’azienda che, in una pubblicità, mette dei castori a ballare musica rap? E stiamo parlando di automobili, non noccioline.

La maggior parte delle tecniche pubblicitarie americane, in Italia, sarebbero un fallimento disastroso. Perché la cultura è diversa, perché l’italiano non è abituato ad essere bombardato dalla pubblicità, perché in Italia la pubblicità non si è evoluta ancora fino a questo punto.

Ma lo farà.

Perché andare negli Stati Uniti ti farà risparmiare

In Italia siamo decenni indietro con le tecniche pubblicitarie. Alcune cose vengono importate immediatamente, altre ancora non esistono dopo mezzo secolo (vedi i coupon, che solo adesso si stanno diffondendo dalle nostre parti).

Il risultato pratico: ti saltano all’occhio. Per un americano è normale vedere alla TV dei criceti che viaggiano nell’iperspazio alla Star Trek, per un italiano no. Ti sembra fuori luogo, non ha effetto su di te.

Ma soprattutto, te ne ricorderai.

Quando tornerai in Italia, ti ricorderai di tutte quelle tecniche pubblicitarie estreme che hai visto in America. Ti ricorderai di quella sensazione di sgomento che hai provato nel notare che gli americani ancora credono alla “offerta incredibile, questo prodotto renderà la tua vita fantastica, ma se non lo compri sarai un barbone per il resto dei tuoi giorni, perderai il lavoro, la casa, la salute, gli amici”. Anche se la pubblicità promuove dei fiammiferi…

Sei in Italia, passa qualche anno, raggiungi i tuoi obiettivi, sei tranquillo in pantofole quando.. Toh, guarda lì, in TV c’è la tecnica di vendita che hai visto negli Stati Uniti anni fa.

Se non fossi stato in America, quella pubblicità ti invoglierebbe a comprare il prodotto. Lezione numero 1 del marketing: i pubblicitari sono persone intelligenti. Se importano una strategia di marketing in Italia, significa che nel nostro mercato funzionerà.

Ma tu hai una buona memoria, e ti ricordi della strana sensazione che hai provato all’epoca. Ti ricordi quanto consideravi stupidi gli americani per credere a tante banalità, e non cadrai nella trappola.

È così che risparmierai: non ti farai influenzare dalle strategie di marketing che verranno importate in Italia, perché avrai già fatto gli anticorpi negli Stati Uniti.

Un vantaggio bonus

C’è un secondo vantaggio che ti voglio svelare: sarai più attento ai trucchi di tutte le pubblicità, non solo quelle così evidenti che arriveranno fra anni in Italia.

Osserva con un occhio attento quello che succede oltre oceano, capirai che il potere della pubblicità è enorme.

Lo sapevi che la metà degli incassi delle grandi multinazionali se ne vanno in marketing e pubblicità? La ragione è che questi investimenti sono dannatamente efficaci. Più fai pubblicità e più vendi, punto.

Per un italiano negli Stati Uniti, questo è evidente. Non sei abituato alla massa di aziende che fanno a botte per avere dieci secondi della tua attenzione, quindi ci farai più caso. Il cervello si adatta alle condizioni mutevoli dell’ambiente, e considera la sua situazione “normale”.

Per te è normale avere relativamente poca pubblicità, per un americano è normale essere bombardato da spot giorno e notte. Il suo cervello conscio non ci fa più caso, e lascia l’inconscio alla mercé degli esperti di marketing. Questo è male.

È male perché l’inconscio può essere manipolato più facilmente della ragione, la psicologia si è evoluta a tal punto che tutte le pubblicità sanno fare leva sulle debolezze della mente. Senza una parte razionale che le tampona, non hai difese.

Una vacanza negli USA renderà più forte questa parte razionale: anche tu vivi in una situazione dove la pubblicità è normale, anche se non al livello degli Stati Uniti. Vedere questo estremo ti farà aprire gli occhi.

Conclusione

Vai in America, se puoi. Non solo è una vacanza straordinaria, non solo i turisti hanno capito tutto della crescita personale, ma imparerai anche a difenderti dal marketing presente e futuro.

E tu sei mai stato in America? Come ti è sembrata? Fammelo sapere nei commenti!