Perché NON ho cancellato il mio account Facebook

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Ho notato che la moda anticonformista del momento è cancellarsi da Facebook. Dopo il boom iniziale è diventato un po’ come McDonald: fa bello dire che non ci vai. Per il fast food la ragione è sacrosanta (preferisco vivere), ma vale la stessa cosa per Facebook? Andiamo a vederlo.

Con così tanti articoli di crescita personale e gestione del tempo che ti consigliano di cancellare il tuo account Facebook, io voglio guardare l’altro lato della medaglia: perché ho deciso di mantenere il mio profilo attivo. Come scoprirai nell’articolo ci sono i pro e i contro, che analizzerò in dettaglio.

Anzitutto, ci sono diverse ragioni per le quali le persone si cancellano da Facebook (dopo un sondaggio fra i miei amici e ricerche online):

  1. La privacy viene invasa.
  2. Porta via un sacco di tempo.
  3. Non parlo mai con quei miei 553 “amici”.
  4. Facebook ci controlla!
  5. Ricevo inutile notifiche/inviti/richieste di amicizia/eccetera.

Queste sono le 4 ragioni più comuni e razionali che sento per giustificare la cancellazione del proprio account su Facebook. Prima di analizzarle in dettaglio però, andiamo a vedere dove Facebook è veramente utile.

Ma prima, una precisazione: io non sono sfacciatamente pro-Facebook e molte loro politiche mi stanno sulle scatole. Ma il mondo non è bianco e nero, è fatto da sfumature di grigio.

I vantaggi di Facebook

Ci ho pensato diversi giorni prima di scrivere questo articolo, e ho trovato un unico grande vantaggio: connette le persone meglio di qualsiasi altro sistema. Ci sono quattro punti in cui Facebook eccelle a connettere le persone:

  1. È semplice
  2. È economico
  3. È universale
  4. È immediato

Semplice

È più semplice, perché mi basta il nome di qualcuno per mandare una richiesta di amicizia. Ci sono persone che non vedo da anni e delle quali non ho il numero, ma posso restare in contatto su Facebook. Organizzare cene di classe e partite di calcetto è diventato molto più semplice in questo modo, perché si possono fare dei gruppi in cui ognuno vede i messaggi di tutti gli altri. In più la funzione di ricerca interna, dove il sistema ti consiglia di aggiungere alle amicizie gente che probabilmente conosci (basato sul numero delle amicizie comuni), è comoda. Fa molto Grande Fratello, ma è comoda.

La massima espressione di questa utilità l’ho trovata durate gli Youth Exchage, un programma dell’Unione Europea che finanzia progetti di collaborazione internazionale per ragazzi fino ai 30 anni. Ci si trova per 4-5 giorni in un Paese europeo con gente di tutta Europa, e si lavora su un tema comune scelto dall’organizzazione (a proposito, se ne hai la possibilità, ti consiglio di farli).

Scambiarsi il numero di telefono è improponibile visto che ognuno ha la SIM del proprio Paese, e sarebbe scomodo lo stesso perché ogni persona dovrebbe chiedere il numero a 20 persone. Con Facebook aggiungi 3-4 persone con il solo nome, e il sistema automatico ti suggerisce gli altri.

Economico

È più economico, perché salta a piè pari gli operatori telefonici con le loro tariffe per messaggi e telefonate. Adesso in Italia gli abbonamenti hanno raggiunto prezzi buoni, ma bisogna comunque pagare. Facebook è gratis con una connessione a internet. Lo è anche What’s App, un’altra grande invenzione che uso per mandare messaggi dal telefono, ma non è disponibile per computer (una grandissima pecca).

Universale

Questo è il più grande vantaggio di Facebook rispetto a qualsiasi altro sistema simile: è usato da quasi tutti. Il già citato What’s App è comune in Italia, ma ho scoperto che all’estero non è così diffuso. Là gli abbonamenti telefonici sono una realtà da diverso tempo, e in pochi sentono il bisogno di installare un’app che usa internet per mandare i messaggi.

Quindi se voglio parlare con i miei amici all’estero, Facebook rappresenta l’alternativa migliore. Ora che i gloriosi tempi di MSN Messenger sono finiti (requiescat in pace), rimangono Skype e Facebook. Il primo lo uso ancora, ma è più complesso e meno diffuso.

Questo terzo vantaggio lo sottolineo con chi mi dice che esistono sistemi migliori per tenersi in contatto di Facebook: è vero, ce ne sono molti con tecnologie superiori, ma non li usa nessuno. Prova a chiedere a qualcuno il suo contatto Google Plus.

Immediato

Non tutti sono dei maghi con il computer. Non che sia un difetto: per quanto l’informatica essenziale sia una delle 5 competenze base, non tutti hanno la voglia di mettersi a studiare sistemi astrusi. Lo capisco ed è giusto così.

Da questo deriva il successo di Facebook: lo sanno usare tutti, perché non richiede delle grandi competenze tecniche. Quel geniaccio di Zuckerberg ha capito che una tecnologia prende sulla massa quando è semplice, non quando è avanzata. Iniziare una chat è veramente un’operazione che prende pochi secondi: basta scrivere il nome della persona che vuoi contattare e tac! Fatto.

Gli svantaggi di Facebook

Questi i vantaggi di Facebook, ma sarei uno stupido a dire che non ha difetti. Vediamo qui le ragioni principali che spingono le persone a cancellarsi.

La privacy viene invasa

La ragione principale dell’astio verso Facebook è la questione privacy: con Facebook tutti sanno tutto di tutti, è un pettegolezzo continuo, eccetera eccetera.

Ora, voglio chiederti: se tu radunassi 300 fra amici, parenti, amici degli amici, parenti degli amici, amici dei parenti e via così. Se li mettessi tutti insieme, prendessi un megafono e iniziassi a strillare i tuoi segreti, quale pensi sarebbe la conseguenza?

Esatto, tutti saprebbero i tuoi segreti. Avresti il diritto di lamentarti? Non credo, perché sei stato tu a diffondere la notizia. Facebook è la stessa cosa: se non vuoi che una parte della tua vita sia di dominio pubblico, non condividerla con il mondo. Ma rimane un’altra questione, ancora più spinosa e difficile da risolvere. O almeno, questo è quello che la gente crede…

Le tag, ossia persone troppo zelanti nell’uso di Facebook che non concepiscono il concetto di privacy. Sono quelli che appena entrano in un locale si attaccano all’iPhone e scrivono cose tipo “Sono al Night Club con Mario Rossi” taggando te e la tua ragazza che pensava fossi andato a mangiare la pizza. Quindi anche se tu non hai scritto niente, ora i tuoi genitori e la tua ragazza sanno che sei andato al Night Club. E nelle prossime ore riceveranno una decina di foto in cui sei taggato.

Una funzione poco sponsorizzata da Facebook è quella di bloccare in automatico tutte le tag, che devono essere approvate prima di venire visualizzate sul tuo profilo. Per sapere come, segui queste istruzioni. Anche il problema delle tag, che a volte danno fastidio pure a me, è risolto.

L’ultimo problema è quello delle foto in sé, se saranno visibili sul profilo di chi le carica: nel caso di amici comuni, verranno viste comunque. Vero, ma considera due cose:

  • Che tu sia o no su Facebook è indifferente, le foto ci saranno comunque.
  • Puoi rifiutarti di fare foto, o chiedere ai tuoi amici di non caricare quelle in cui compari tu.

Porta via un sacco di tempo

Molti, fra cui alcuni blogger di crescita personale che seguo, dicono di aver cancellato il proprio account di Facebook perché uccide la produttività. Dovresti lavorare e lo sai, eppure stai ad aggiornare Facebook come un beota con la paura di perderti la foto del bambino di quella tizia che hai visto una volta 5 anni fa.. Invece che andare a correre, resti attaccato allo schermo nella prigione virtuale di Facebook. Suona familiare?

Qui credo che cancellare Facebook non sia una soluzione al problema, ma una maschera. Come spazzare lo sporco sotto al tappeto e far finta che sia tutto pulito.

Il tuo problema non è il social network, ma la tua scarsa forza di volontà nell’eliminare le distrazioni e focalizzarti su quello che è importante. Il mio Manuale anti-confusione contiene delle strategie di focalizzazione che ti daranno la forza di volontà di Gandhi (quasi), puoi iniziare da questo articolo.

Non parlo mai con quei 553 “amici”

Qualche mese fa, il blogger Alessandro Cosimetti (uno dei pochi che ancora seguo in Italia), si è dato l’obiettivo di raggiungere quota 100 amici massimo.  Dopo giorni di lavoro, ci è riuscito.

Io vado nel mio account per vedere come sono messo, faccio pulizia di tutte le persone con cui non parlerò mai più e… 83.

Okay, sono dichiaratamente introverso e un minimalista, ma non vedo come si possa avere il bisogno di tenersi in contatto con più di 100 persone solo su Facebook. Inizia subito a fare pulizia della tua lista amici, e non fermarti finché arrivi massimo a 100. Così non solo avrai fatto pulizia dei contatti inutili, ma avrai anche altri vantaggi concreti fra cui:

  • Non annegherai nelle richieste di Farmville o simili.
  • Le notizie dei tuoi veri amici risalteranno in bacheca.
  • Un po’ meno persone ficcheranno il naso dove non vuoi.

Ad esempio, sai quante persone sono state licenziate per essersi lamentate pesantemente del lavoro dopo aver “inavvertitamente” chiesto l’amicizia al proprio capo? Qui la colpa non è di Facebook, ma di chi non sa selezionare né le amicizie né gli aggiornamenti da pubblicare.

Facebook ci controlla!

Io sono contro i complotti, ma è palese che Facebook raccolga informazioni personali per proporre pubblicità mirate. Dopo i famosi esperimenti sociali tenuti nascosti, con il tempo Facebook continua ad aggiungere clausole scritte in piccolo nei loro termini di servizio in cui si prendono sempre più libertà. Ad esempio, recentemente l’app di Facebook si è aggiornata e può ora accendere il microfono del telefono quando fai aggiornamenti di stato.

È chiaro che questa funzione è stata introdotta per le pubblicità mirate: se stai ascoltando Pupo e Facebook se ne accorge accendendoti il microfono, ti proporrà di acquistare il suo nuovo CD.

Ora, il fatto che Facebook sia una delle app più invasive del mondo mi dà fastidio fisico, e infatti ho scelto il telefono che ho ora anche perché non aveva Facebook pre-installato (come succede nei Samsung, ad esempio). Facebook è invasivo, per questo ho scelto di tenerlo solo su computer.

Ma tutto questo caos su Facebook che ci controlla credo sia ingiustificato. È vero, ma che problema c’è? Il controllo è automatico, ossia fatto da una macchina con l’unico scopo di proporti pubblicità mirate. Io non ci vedo nulla di male: anzi, preferisco ricevere pubblicità su qualcosa che mi piace, piuttosto che l’ultimo CD di Pupo. Non sento la mia privacy violata, perché nessun essere umano guarda e giudica quello che faccio. Sono dati aggregati raccolti da una macchina.

Ricevo inutile notifiche/inviti/richieste di amicizia/eccetera.

Quando riduci il numero di amici e non stai tutto il giorno attaccato a Facebook, non riceverai così tante notifiche e inviti. E quelli che ricevi le ignori. Ad esempio io non guardo mai i compleanni perché mi sembra stupido fare gli auguri su Facebook, e guardo male chi si offende perché non mi sono “ricordato” il loro compleanno. Io rispondo che a mala pena ricordo il mio. 😛

Cosa dovresti fare invece di cancellare Facebook

Qual è il miglior modo di usare Facebook? Come con tutte le domande, la risposta è: dipende.

Cancellare il tuo account non credo sia la risposta giusta. È oggettivamente comodo per tenerti in contatto con i tuoi amici, e questo non lo si può negare. Organizzare qualcosa è diventato molto più semplice da quando esistono gli “eventi”, tornare al telefono sarebbe una bella rottura.

Ha senso cancellare Facebook quando nessuno fra chi conosci lo usa: se già non lo utilizzi, allora non ti serve. Ma questa è ormai un’evenienza rara.

Nessuno ti costringe a postare aggiornamenti a valanga, o un centinaio di foto al mese. Non vuoi caricare foto? Non farlo, semplice. Non vuoi condividere quello che hai mangiato a pranzo? Non scrivere l’aggiornamento.

Anzi, ti esorto a non usare troppo il social network. La conversazione dal vivo è ancora la migliore, e un freddo schermo non può sostituirsi al calore del rapporto fra umani. Ma finché lo usi per facilitare questi rapporti, e non per sostituirli, tutto a posto.

Io mi trovo bene a controllare Facebook due volte al giorno: mattino e sera. Se sto aspettando un messaggio, anche una volta dopo pranzo. Controllo i messaggi, ignoro le richieste di amicizia da chi non conosco, e se mi va faccio un giro nella bacheca perché a volte trovo roba interessante. Stop, non sento il bisogno di fare altro. La mia vita, quella vera, è altrove.