Come memorizzare tutto con la tecnica dei 5 sensi

Stupido io, che pensavo di aver finito di studiare dopo la laurea.

Inizio a lavorare, e subito devo imparare a memoria il menù e il numero dei tavoli e delle stazioni del ristorante che mi dà lo stipendio. Così, fra le fettuccine Vecchia Roma e i filetti di pesce spada con caponata, riscopro il piacere dello studio.

E devo trovare un modo per memorizzare velocemente ed efficacemente, visto che non ho più troppo tempo da passare sui libri. E da buon sperimentatore che sono, decido di provare un nuovo metodo.

Coinvolgere i 5 sensi nello studio

Ognuno dei cinque sensi (vista, tatto, udito, gusto e odori) attiva una specifica area del cervello. E visto che si impara meglio qualcosa tanto più essa stimola le aree celebrali, mi sembrava un’idea potenzialmente buona.

Questo metodo si va ad aggiungere a quello della memorizzazione efficace, che utilizzo ogni volta che devo imparare una lista di più di 4 elementi.

Il grande limite di questa tecnica già illustrata in un articolo precedente è che stimola sì entrmabi gli emisferi (ed è quindi già un grande passo avanti rispetto allo studio classico), ma non fa leva sui cinque sensi. Questa mia nuova invenzione, invece, punta a sfruttare il cervello al 100%.

Prima di spiegarti la teoria, ti faccio un esempio pratico per farti capire come funziona la tecnica dei 5 sensi. E sì, è un esempio preso dalla mia esperienza (di nuovo).

Gli antipasti del mio ristorante. Il primo è prosciutto di parma con gnocchi fritti: chiudo gli occhi e mi immagino il piatto, lo assaporo e annuso il profumo. Sento in bocca il gusto del crudo che avvolge uno gnocco.

Il secondo antipasto è una burrata. Che si adatta perfettamente al precedente, crudo e mozzarella insieme sono divini. Mi immagino quindi il sapore della mozzarella che va a coprire quello del prosciutto.

Dopo un piatto così pensante, si passa a qualcosa di più leggero e rilassato: insalata mista. Che farebbe un ottimo contorno alla burrata, con il suo gusto delicato.

E già che abbiamo preso una verdura, perché limitarsi. All’insalata ci aggiungo altro, frullo il tutto, aggiungo dell’acqua e viene fuori un saporito minestrone.

Ok, tempo di ridurre le verdure. Dal minestrone levo tutto, e lascio solo le zucchine. Le butto un attimo in padella in abbondante olio, ed ecco i fiori di zucca pronti per essere assaporati.

Una volta che ho finito anche il piatto di zucchine, mi rimane lì una padella con dell’olio. Che me ne faccio? Lo uso per cuocere dell’altro, ovvio.

Di certo non lo spreco! Per completare gli antipasti ci vuole del pesce, e vado per dei saporiti calamari. Una breve impanatura e via in padella, per fare i calamari fritti. Buonissimi!

Come studiare con i 5 sensi

Magari hai riconosciuto il metodo della memorizzazione degli elenchi in questa breve storiella.

Sì, l’ho usato, e l’ho ampliato. Adesso le immagini che utilizzo non sono più limitate ad un senso, ma si estendono sempre almeno a tre.

Per ogni elemento della lista ho visualizzato il piatto, l’ho cotto, l’ho annusato e l’ho assaporato. Questo crea una forte connessione emotiva con quello che si immagina, e rende la memorizzazione più semplice.

Questo mi ha aiutato anche sotto un altro punto di vista, ed è quello che rende il metodo più efficace.

Non ho studiato solo il nome del piatto, ma anche il piatto in sé.

Se avessi scelto la tecnica della memorizzazione degli elenchi avrei forse saputo il nome degli antipasti, ma non la ricetta o il metodo di cottura. Avrei dovuto studiarli a parte.

Invece con questo sistema ho imparato tutto nello stesso momento. Se un cliente mi chiede come sono i fiori di zucca, io gli dico subito che sono fritti.

Conclusione

Il succo del metodo è molto semplice: utilizza tutti i 5 sensi per immaginare l’elemento che devi ricordare, e poi crea un piccolo film mentale per collegarli insieme.

Il metodo funziona particolarmente bene quando devi ricordare non solo una lista di nomi, ma anche le loro proprietà. Come nel mio esempio del ristorante, dove devo sapere sia il nome dei piatti che la loro descrizione.