Spezzettare i propri obiettivi per renderli più semplici

scalare una montagna

Gli obiettivi che vogliamo realizzare tendono ad essere imponenti, e come tali difficili da raggiungere. Pensaci un attimo, e intuirai che anche per te è così: il tuo “sogno nel cassetto” non è qualcosa che puoi realizzare nell’arco di una settimana o due, altrimenti l’avresti già fatto. Mi sbaglio? 😉

E cosa succede? Uno si perde d’animo a vedere quanto sforzo richiederà il proprio progetto, e la forza di volontà viene meno. Magari si comincia anche, ma si sa che la volontà raramente è di ferro, e i progetti appena iniziati vengono lasciati lì ad ammuffire a tempo indeterminato.

Lasciami raccontare una breve storia vera.

La vicenda parla di un uomo, un alpinista, che con alcuni amici stava scalando il K2 (la seconda montagna più alta del mondo dopo l’Everest). Egli aveva già preso parte a tantissime spedizioni in varie parti del mondo, ma quella volta qualcosa andò terribilmente storto: per una serie di drammatiche coincidenze la sua fune si ruppe e scivolò dentro ad un crepaccio a decine di chilometri dal campo base.

I suoi amici lo cercarono per ore, ma non lo trovarono. Disperati e credendolo ormai morto, tornarono alle loro tende per passare la notte, e il giorno dopo sarebbero ripartiti per chiamare i soccorsi a valle.

In realtà l’uomo che era caduto non era affatto morto: era precipitato sulla neve, ed era riuscito fortunosamente a sopravvivere anche se con entrambe le gambe rotte. Sapeva che i suoi amici se ne sarebbero andati molto presto, e che avrebbe dovuto strisciare per decine di chilometri con le gambe fratturate o sarebbe stato lasciato lì a morire.

Fortunatamente questa storia ha un lieto fine: riuscì nell’impresa e fu portato all’ospedale. Quando gli fu chiesto come aveva fatto a fare tutta quella strada senza poter camminare, per giunta in così poco tempo, egli rispose: “non ho pensato che sarei dovuto arrivare fino al campo. Semplicemente mi dicevo che sarei arrivato solo fino a quella roccia poco distante, ed una volta lì mi prefiggevo un altro obiettivo.

Cosa ci insegna questa storia? Che devi porti degli obiettivi a breve termine se vuoi coronare delle imprese grandiose. Spezzetta quello che vuoi fare in più e più parti, poi datti da fare per raggiungere il primo “checkpoint”. Una volta fatto premiati, sorridi e vai avanti verso il prossimo.

Così facendo la tua mente sarà altamente focalizzata, perché quello che le imponi di fare non sarà più un’impresa grandiosa che richiede anni, bensì un piccolo e innocuo compito che può essere portato a termine nel giro di qualche ora o qualche giorno al massimo. Alla mente non piace affatto trovarsi di fronte a situazioni impossibili: ha un funzionamento molto più pratico e funzionale, quindi si darà maggiormente da fare se il compito è visto come possibile.

In più c’è il fenomeno della ricompensa, che ti stimolerà ancora di più a darti una mossa.

Ti è piaciuto l’articolo? Allora leggi il mio altro articolo su come raggiungere i tuoi obiettivi! 😉