4 falsi miti sugli Stati Uniti a cui tutti credono

Mentre faccio le valige dopo un anno di vita a Orlando, è il momento di fare il bilancio di questi 12 mesi passati fra gli americani. Un popolo amato, odiato, idealizzato e demonizzato. Io gli statunitensi ho imparato ad amarli, perché nonostante i difetti sono capaci di grandi cose.

Alcuni stereotipi americani li ho confermati, sia nel bene che nel male:

  • È pieno di fast food, più di quelli che riesco a contare.
  • L’obesità è la malattia più diffusa.
  •  La tecnologia è anni luce più avanti.
  • Tutto è gestito dalle multinazionali.
  • Le auto sono grandi e la benzina non costa niente (0,80 al litro).

Ma se da una parte molti miti sono veri, molti altri sono da sfatare. Dopo un anno negli Stati Uniti, ecco quattro verità sul Nuovo Mondo che forse non conoscevi.

1 – Non sanno mangiare bene

La cosa peggiore è che ho visto di peggio.
La cosa peggiore è che ho visto di peggio.

A volte al McDonald’s ci vado anch’io. Sono in giro con gli amici, abbiamo fame, serve qualcosa di veloce. Prendo ed entro nel primo fast food che trovo. Ma questo non significa che lo faccio tutti i giorni, anche perché seguo i miei 10 principi per un’alimentazione sana.

Molti americani si ammazzano di fast food, la qualità media del cibo è inferiore rispetto all’Italia, ma questo non significa che non esistano i ristoranti buoni. Anzi, il miglior cibo che ho provato in vita mia è stato cucinato in un ristorante in centro a Orlando.

È la cultura ad essere diversa, il rapporto che un americano ha con il suo pasto potrebbe portarti a credere che non sappia godersi questo piacere della vita. Ma non è così.

In America esistono due tipi di ristoranti:

  1. Quick service.
  2. Table service.

Il quick service ha l’obiettivo di darti del cibo a poco prezzo e velocemente. Entri, ordini, prendi da mangiare, ti siedi e in venti minuti sei fuori. Oppure prendi il pasto al banco e lo mangi mentre vai al lavoro, per strada. Spesso il quick service corrisponde al fast food, ma non sempre: esistono dei ristoranti quick service che fanno del cibo buonissimo a poco prezzo. L’equivalente dei nostri pranzi di lavoro.

Il table service è la tipologia a cui sei abituato: entri, ti siedi, aspetti il cameriere, ordini il cibo e così via. Al contrario dell’Italia, dove ogni ristorante è di questo tipo, negli Stati Uniti per avere un table service devi sborsare almeno 20 dollari fra cibo, tasse e servizio. Ma la qualità del servizio, se vai nei posti giusti, è molto più elevata che in Italia. Un cameriere ha pochi tavoli (in genere non più di 4-5) e fa di tutto per metterti a tuo agio. L’acqua è gratis, ti porta il conto a fine pasto e si occupa del pagamento senza che tu debba andare alla cassa.

L’abbondanza dei quick service rispetto all’Italia deriva dalla mancanza di buoni table service a buon prezzo: per mangiare bene in un ristorante, in America, devi pagare. Ma se tiri fuori i dollari, avrai la tua qualità.

2 – C’è la crisi

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“Per colpa della crisi mi sono preso un’utilitaria.”

È vero, negli ultimi anni la qualità della vita di un americano è calata per via della crisi mondiale iniziata nel 2008. In Italia questo ci ha portato a passare da un popolo che se la passa discretamente a una crisi nera in cui arrivare a fine mese è difficile e trovare lavoro è un miraggio.

Negli Stati Uniti, la crisi ha portato gli americani a passare da molto ricchi a “solo” ricchi. Le possibilità di lavoro sono passate da infinite a “solo” abbondanti.

Già sono poco convinto dell’esistenza della crisi in Italia (basta saper trovare lavoro); negli Stati Uniti non esiste proprio. Guarda il PIL pro capite (uno degli indicatori più importanti del benessere di una nazione): 48.000$ per gli americani contro i 32.500$ per l’Italia (fonte). In altre parole: un americano medio guadagna 15.000 dollari all’anno in più di un italiano.

Anche la disoccupazione mostra un andamento simile: 7,7% in calo negli Stati Uniti, 11% in crescita in Italia (dati di novembre 2012).

3 – Si considerano superiori

E sì che l'hanno fatta i francesi.
E sì che l’hanno fatta i francesi.

La verità è il contrario: ormai si considerano quasi inferiori. Ma non lo sanno dimostrare, perché non conoscono il mondo al di fuori dei loro confini nazionali. In parte li capisco, perché al contrario degli italiani loro non hanno la possibilità di viaggiare e incontrare culture diverse.

A nord hanno i canadesi, a sud i messicani. Stop. Noi abbiamo francesi, inglesi, greci, slavi, russi, africani e tutto il resto. Negli Stati Uniti non esiste Ryanair, per entrare in contatto con una cultura diversa devono attraversare un oceano. Da sempre vivono isolati, perché la loro posizione geografica non facilita gli scambi.

Sotto questo aspetto, gli americani sono quasi degli isolani: la loro cultura si è evoluta senza contaminazioni, sono diffidenti del mondo esterno. Tuttavia negli ultimi anni il “sogno americano” sta svanendo, una parte della popolazione ha iniziato a capire che certe cose devono essere riformate. La sanità ad esempio, che ha ben più di qualche lacuna (anche se sotto molti aspetti funziona bene), sta per essere riformata con delle leggi in parte già approvate dal parlamento.

Gli americani non si sentono superiori nei confronti degli europei, sono solo molto ignoranti sull’argomento. Così come gli europei lo sono degli americani, a voler vedere.

4 – Viaggiare costa poco

Non facciamo vedere quest'immagine a Ryanair.
Non facciamo vedere quest’immagine a Ryanair.

Qui voglio specificare: viaggiare in auto costa poco, pochissimo. La benzina è venduta a circa 0,80€ al litro, meno della metà rispetto all’Italia. Anche se le auto americane consumano come dei trattori, con l’equivalente di trenta euro faccio il pieno e vado avanti per sempre. Certo, devi tenere conto delle distanze.

Gli Stati Uniti sono immensi. Io ho viaggiato in lungo e in largo, da costa a costa, le distanze sono siderali. L’Europa intera, in confronto, è piccola. Questo non solo a livello dell’intero Paese, ma anche nelle singole città: in America, senza una macchina, non puoi andare da nessuna parte.

Tu sei abituato alla classica città europea, dove in centro puoi girare a piedi perché tutto è vicino. Prendi una bici e arrivi dove vuoi. In America, no. Il centro città (detto downtown) è pieno di uffici e fast food, tutto il resto è sparso in un’area immensa tutta intorno. Ogni minimo spostamento richiede almeno 10-15 minuti di auto. Non è un problema visto che le strade americane hanno sempre dalle due alle cinque corsie, ma la benzina fa presto a finire.

I costi lievitano se vuoi andare in treno o, peggio, in aereo. Ryanair non esiste, per ogni tratta devi spendere almeno 100 dollari di sola andata. Se poi vuoi andare da una costa all’altra, 250 dollari non sono una rarità.

Conclusione

Alla fine del correre, una cosa ho imparato: gli americani sono strani. Non lo dico in senso buono né cattivo, non sto dicendo che sono migliori o peggiori. Però sono diversi, hanno una cultura tutta loro. Se non ci vivi, non puoi capire.

Tu sei mai stato negli Stati Uniti? Cosa ne pensi degli americani? Fammelo sapere nei commenti qui sotto.