Scriverò un romanzo in un mese: la tecnica della motivazione-lampo

Se un obiettivo non rasenta l’impossibile, non mi piace.

Quindi ho deciso: scriverò un romanzo in un mese. Almeno 50.000 parole, ossia più di 1500 parole al giorno in media. Un articolo di Mindcheats ne contiene 1200 quando è lungo, fai tu il conto. 😛 È un’ora e mezza, forse due al giorno.

Questo mi ha dato l’idea per l’articolo di oggi: come raggiungere obiettivi incredibili in pochissimo tempo. Tipo scrivere un romanzo in un mese, ecco.

Per farlo ho teorizzato una nuova tecnica: la motivazione-lampo (o obiettivi-lampo).

 

Il velocista e il maratoneta della motivazione

Tutti gli articoli sulla motivazione, sul raggiungere gli obiettivi e sul creare una buona abitudine si basano sulla motivazione-maratona: trovi il tuo ritmo e lo mantieni per anni, finchè non realizzi il tuo sogno.

Per questo lo sforzo richiesta non deve mai essere troppo elevato, altrimenti cederai dopo poco. Un maratoneta che corre al massimo si sdraierà sull’asfalto dopo due chilometri, quando ne mancano altri 40 all’arrivo.

Se cerchi di creare un’abitudine potenziante che ti spreme di tutte le energie, dopo un paio di settimane manderai tutto a cagare e abbandonerai i buoni propositi (che è quello che fa la maggior parte delle persone).

La motivazione-maratona non è inutile, anzi è un passo fondamentale per la tua crescita personale. Un velocista quei 42 chilometri non li farà mai in un colpo solo.

Questo però non significa che non devi sviluppare anche l’altra faccia della motivazione: la motivazione-sprint.

Questo tipo di motivazione ti brucia dentro, scalda il tuo cuore e il tuo animo. È un grande obiettivo che non verrà completato fra dieci anni, ma fra dieci giorni.

Non vuol dire che dovrai lavorare poco, ma che dovrai lavorare diversamente. Se nella maratona l’ostacolo è la distanza, nello sprint è la velocità. Se non sei veloce, non otterrai grandi risultati. Del lungo termine non te ne frega niente: vai al massimo per un certo periodo di tempo, tanto sai che a breve potrai fermarti e tirare il fiato.

Come nella corsa, anche nella crescita personale gli obiettivi-lampo (raggiungibili con 4 settimane di sforzi intensi) richiedono delle competenze diverse dagli obiettivi-maratona (raggiungibili in anni di sforzi costanti). Visto che dei secondi ne parlano tutti, oggi voglio spiegarti come raggiungere un obiettivo-lampo.

I 5 pilatri della motivazione-lampo

1 – La velocità

Come ti ho detto, il fatto che questi obiettivi si completano in meno di un mese non significa che sono semplici. Sono difficili, ma sotto un altro punto di vista: la velocità.

Se in un obiettivo normale devi porti un traguardo molto in là negli anni che richiede uno sforzo costante, negli obiettivi-lampo devi darti un traguardo imponente ma che può essere realizzato in poco tempo con il massimo sforzo. Te lo spiego meglio:

  • Con un obiettivo a lungo termine devi lavorare per 30 minuti al giorno, 5 giorni a settimana per 3 anni;
  • Con un obiettivo-lampo devi lavorare per 2 ore al giorno, tutti i giorni per un mese.

Vedi la differenza?

2 – La forza di volontà istantanea

Negli obiettivi a lungo termine la forza di volontà viene da una buona abitudine: dopo un mese il cervello fa entrare qualsiasi cosa nella sua quotidianità, quindi farai molta meno fatica a trovare la motivazione. La mente è già programmata a fare quella corsetta di 30 minuti al giorno, o di sacrificare regolarmente il dolce ai pasti.

Il primo mese è il più duro, ma nessun problema: lo sforzo richiesto non è estremo, lo puoi sopportare per un po’ finché la mente non si abitua.

In un obiettivo-lampo questo meccanismo non si attiva. Completerai il tuo progetto in meno di un mese, la mente non farà in tempo ad abituarsi. Peggio, ti servirà una volontà di ferro per non abbandonare: al contrario degli obiettivi-maratona qui lo sforzo richiesto è oggettivamente massiccio, il tempo da investire è tanto, la voglia di buttare tutto alle ortiche è più forte.

Per questo ti serve una forza di volontà molto maggiore rispetto a quella necessaria per un obiettivo a lungo termine.

Fortunatamente ci sono alcune peculiarità della tecnica della motivazione-lampo che ti aiuteranno a superare gli ostacoli, come ti spiegherò nei prossimi punti. Se però non sei carico fin da ora, non hai speranze.

Devi trovare un obiettivo difficile, che però ti darà grandissime soddisfazioni una volta raggiunto. Guarda me: inseguo il sogno del romanzo da una vita, ma non ho mai trovato la motivazione giusta per farlo. C’era sempre qualcosa di mezzo, qualcosa che dirottava la mia energia (puoi leggere di più sull’energia e su come può bloccare la tua crescita personale in questo articolo su strategievincenti.net).

Non più. Ora non ho più scuse, ora voglio provare questo esperimento su di me: voglio vedere se gli obiettivi-lampo mi daranno la carica necessaria.

Inizierò a scrivere domani, primo novembre. Puoi immaginare come mi sento? Come Alonso sulla griglia di partenza nell’ultima gara del campionato. Teso, spaventato, ma carico. So di potercela fare, so che la vittoria è a portata di mano, so che qui mi metto veramente in gioco.

Gli obiettivi difficili mi piacciono. Mi danno uno scossone, mi fanno sentire Vivo. Mi destano dalla noiosa quotidianità e mi danno un traguardo ambizioso.

È lì, lo vedo, fra un mese potrò dire di aver scritto il mio romanzo. Posso quasi toccarlo.

Se anche il tuo obiettivo-lampo ti fa provare queste emozioni, sei pronto per passare al prossimo passo.

3 – La prova sociale

  • La prima settimana di un obiettivo-lampo è semplice. Sei fresco, ancora carico e pieno di energie;
  • La terza settimana è quando iniziano a svilupparsi i primi segni di abitudine: sta diventando normale per la tua mente lavorare 2 ore al giorno. E sei già a più di metà!
  • Nella quarta settimana sai di essere alla fine. Vedi il tuo obiettivo prendere corpo, la linea del traguardo è vicina. Sai che non puoi fermarti adesso, non vuoi rendere vani gli sforzi che hai fatto finora.

Nel mezzo si colloca la settimana bastarda, la seconda.

Non sei ancora a metà strada, la carica iniziale sta scomparendo, non vedi l’obiettivo così vicino come negli ultimi giorni, la mente non dà segno di voler instaurare la buona abitudine.

Ma devi comunque spendere le due o tre ore al giorno a lavorare sul tuo progetto, senza mai fermarti.

Qui è il punto critico del tuo obiettivo-lampo di un mese, qui è quando la maggior parte abbandonano. L’unica cosa che può tenerti a galla è la prova sociale, che può essere di due tipi;

  • Persone che ti seguono;
  • Persone che ti controllano.

Le persone che ti seguono sono dei pazzi scatenati come te e me, che decidono di intraprendere il tuo stesso obiettivo-lampo. Se siete almeno in due vi farete forza a vicenda, tu non vorrai lasciare l’altro vincere e vice versa. Sarete più motivati.

Le persone che ti controllano sono più facili da trovare, perché non devono essere dei pazzi. 😉

Poco prima di iniziare la tua avventura, quando l’energia positiva è al massimo, dì a tutti quelli che conosci cosa vuoi fare. Dì loro che vuoi completare questo grande sogno in un mese. Se ti sei posto un obiettivo abbastanza ambizioso, ti guarderanno male e ti diranno che sei matto. Magari è quello che stai pensando di me adesso.

Ti sorridi e digli “ci aggiorniamo fra un mese”.

Tu dillo a tutti, ma proprio tutti. Anche al tuo criceto e all’amico immaginario.

A questo punto sei fregato: non puoi abbandonare, o perderai la faccia. Dovrai andare dai tuoi amici e dirgli che avevano ragione loro, che non ce l’hai fatta. Dovrai dichiarare il tuo fallimento. Nel mio caso, dovrò dire ai miei migliaia di lettori che la tecnica degli obiettivi-lampo non funziona, mi sono sbagliato. 😉

Questi pensieri ti saranno d’aiuto nella seconda settimana: vorrai essere coerente con te stesso e dimostrare di essere in grado di fare quello che hai dichiarato. Non per te stesso, ma per non fare una brutta figura con gli altri.

4 – La precisione spazio-temporale

Tutti ti hanno detto che un obiettivo deve essere ben definito sia nello spazio che nel tempo:

  • Nello spazio, perché devi sapere cosa vuoi in dettaglio (“guadagnare 1 milione di euro” e non “guadagnare un mucchio di soldi”);
  • Nel tempo, perché devi darti un limite temporale che non ti fa procrastinare (“guadagnare 1 milione di euro entro il 2020”).

Negli obiettivi-lampo questo è ancora più importante. Gli spazi e i tempi sono così ristretti che anche solo un giorno fa la differenza fra vittoria e sconfitta.

Puoi arrivare a 1 milione di euro il primo dicembre 2021, ma puoi dire comunque di aver raggiunto il tuo obiettivo.

Qui no. Se ritardi di un giorno hai fallito, non sei riuscito a raggiungere il tuo obiettivo.

Se ti dai queste concessioni di uno o due giorni, se ne va il primo punto che ti ho spiegato: la velocità. Puoi andare un po’ più piano, tanto sai che puoi essere in ritardo di un paio di giorni.

Quel giorno la porchetta con gli amici, il giorno dopo hai la porchetta sullo stomaco quindi sei senza energie, quello ancora dopo digerisci il pranzo di due giorni prima e non ti schiodi dal bagno.

Sono già tre giorni nei quali non fai niente, quindi a catena se ne va pure il secondo punto fondamentale: la forza di volontà istantanea. Non vedrai più il tuo obiettivo avvicinarsi giorno dopo giorno ad una velocità straordinaria.

Vedrai un avanzamento qui, un po’ di pausa, qualche altro avanzamento forse domani, forse chissà. È una cosa un po’ diversa.

Per questo non puoi permetterti nessuna pausa, nessun ripensamento, nessun ritardo. Un giorno di pausa può ben significare il fallimento di tutto il tuo progetto, gli sforzi che hai fatto finora saranno vani.

Pensaci, quando torni a casa con la pancia piena di porchetta.

5 – La soddisfazione

Raggiungere un traguardo è una soddisfazione.

Raggiungere un traguardo per il quale hai sputato sangue per un mese, hai maledetto il giorno in cui ti sei posto l’obiettivo, sei stato tredici volte lì vicino per bruciare tutto è una soddisfazione molto più grande.

Per raggiungere l’obiettivo non devi aspettare anni, solo qualche altro istante. Puoi contarli i giorni, puoi contarli sul calendario. Anzi fai così: stampati un calendario dei prossimi 30 giorni da internet, appendilo in camera da letto e segna il giorno in cui completerai l’obiettivo. Poi fai delle X rosse ogni giorno che passa.

Vedere il traguardo sempre più vicino ti darà quella motivazione in più. Fidati, ti servirà! In più vedere che mancano sempre meno giorni ti darà quel senso di ansia che ti spronerà a dare tutto te stesso ogni giorno.

Vuoi scrivere anche tu un romanzo?

Non sono il solo pazzo a voler scrivere un romanzo in 30 giorni. È una sfida ricorrente che si ripresenta ormai da molti anni e coinvolge migliaia di aspiranti scrittori: è il National Novel Writing Month.

È una sfida di pura scrittura: non rileggere, non correggere, non pensare, non creare schede dettagliate per ogni personaggio. Semplicemente scrivi, continua a scrivere per un mese. Avrai tempo di correggere le imperfezioni e migliorare i personaggi in dicembre.

Anche i migliori scrittori non pubblicano la prima copia del loro romanzo. All’inizio fanno una prima versione, poi la migliorano nei mesi a venire. Se non inizi a scrivere, non avrai niente da poter migliorare.

Le regole sono semplici: inizia un nuovo romanzo, non qualcosa che hai già iniziato e abbandonato, scrivi dal 1 novembre fino al 30 novembre almeno 50.000 parole e finiscilo.

Io ammetto che barerò un po’: continuerò dall’incipit che ho già scritto di 13.631 parole in tutto. È una trama che ho già bene in mente, ho i personaggi e un finale da urlo. Ce l’ho in testa da tipo 6 anni in cui ho continuato a sviluppare l’idea originale, finire finalmente il romanzo è la mia più grande motivazione!

In compenso quello che scriverò per Mindcheats in questi mesi sarà superiore alle 13.631 parole, quindi non batterò la fiacca (già questo articolo sono 2000 parole).

Magari pubblicherò qui su Mindcheats il romanzo finito, se il risultato sarà accettabile.

Ora voglio lanciare anche a te questa sfida: vuoi scrivere un romanzo in un mese? Si inizia domani!