3 passi per ampliare la zona di comfort e vincere la vergogna

NOTA: Non condivido più alcune delle idee in questo articolo. Più informazioni

Il primo passo per risolvere un problema è riconoscerlo: sembra banale e scontato detto così, ma pensateci un attimo e scoprirete incredibilmente che già questo primo passo viene completamente sbagliato dalla maggior parte delle persone. Io che di psicologia ho letto molto, invece, mi metto costantemente alla prova per imparare i miei limiti e provare a superarli. Ho scoperto, alcuni anni fa, che uno dei miei più grandi problemi era la “vergogna”, o ristrettezza della zona di comfort in gergo. Con dedizione e voglia costante sono riuscito ad ampliare la zona di comfort abbastanza da sentirmi sicuro in tutte le situazioni che mi potrebbero capitare in futuro.

Ho definito la zona di comfort con il termine “vergogna”, ma non è completamente esatto. Con il termine “zona di comfort” si intende quella fascia di situazioni nelle quali ci si trova a proprio agio, ovvero si mantiene il controllo. Solitamente nella maggior parte delle persone questa zona corrisponde alle esperienze di vita già vissute in passato, nelle quali si sa di non essere sotto alcun tipo di pericolo. La sensazione di disagio che si prova quando si è in mezzo ad avvenimenti che non sono noti o che non hanno analogia con le esperienze passate è un meccanismo di difesa, usato dal nostro cervello molto tempo fa per evitare potenziali situazioni di pericolo. Al giorno d’oggi però, dove si vive in un ambiente protetto ed essere azzannati da un leone non è un rischio quotidiano, questo meccanismo di difesa è penalizzante, perché potrebbe farci perdere moltissime opportunità. Per fare un esempio, questa “paura” si manifesta in molte persone quando provano a chiedere di uscire alla ragazza che piace, oppure quando hanno l’opportunità di avanzare di carriera. Si può anche riassumere quanto detto con la parola “imbarazzo”, che ben descrive la situazione che mi propongo di risolvere nelle prossime righe. Che per quanto sia il freno per comportamenti che vengono ritenuti scorretti dalla società, a volte si intromette anche dove non dovrebbe.

Il principio che sta alla base della tecnica per superare tutte queste paure e ansie leggere, è quello di far capire al nostro cervello che in realtà queste situazioni non sono affatto pericolose, ed anzi si possono considerare perfettamente innocue. La fortuna è che questo non va fatto ogni volta: dopo qualche tempo il cervello si abituerà all’idea di non essere sempre in controllo di situazioni che si sono già proposte in passato, e no farà più scattare il campanello d’allarme quando non necessario. L’incredibile capacità di adattamento del cervello qui torna molto utile, permettendoci di cambiare nel giro di pochi mesi un riflesso condizionato ereditato dalle generazioni precedenti.

Badate bene, però, che questo non è affatto un modo per liberarsi delle fobie, ovvero le paure irrazionali. Per quanto il principio sia esattamente lo stesso, non pretendo di curare una fobia con due pagine di post. Sto invece parlando di quelle piccole paure che ci bloccano ogni giorno e che si possono vincere con facilità. Come già detto, il cervello ha solo bisogno di acquisire l’elasticità necessaria per non considerare tutte le situazioni inusuali che incontra un pericolo. Una sorta di “ricalibrazione” per così dire. Purtroppo, questo non può essere fatto senza uscire dalla zona di comfort che ci siamo auto-imposti mentalmente, e questo può causare un forte disagio. Il segreto è di mettersi in situazioni “socialmente imbarazzanti” più volte, fino a quando il cervello capirà che non succede niente di così devastante e pericoloso. Alcuni esempi sono i seguenti:

1 – Camminare in mezzo ad una città con una banana al guinzaglio;

2 – Entrare in un bar, chiedere un bicchiere d’acqua dal rubinetto, poi uscire senza berlo;

3 – Noleggiare un film a luci rosse, a ammiccare quando la cassiera lo nota.

Questi sono solo tre esempi pensati al momento, ma sono sicuro che avete capito il meccanismo: creare appositamente situazioni estremamente imbarazzanti, per abituarsi alla sensazione e via via farla sparire. Naturalmente è il caso di andare in un posto lontano da dove abitate per provare queste cose, altrimenti rischiate di essere riconosciuti da qualcuno.

Lo so, non è una cosa facile. Ma il miglioramento personale non è mai facile, altrimenti lo farebbero tutti giusto? Alla fine pensateci un attimo, non stiamo parlando di niente di così impressionante e vi assicuro che migliorerà di molto la vostra vita. Tanto prima o poi capita a tutti di essere in una situazione imbarazzante, quindi meglio togliersi il pensiero fin da subito e imparare ad affrontarle.