“Non ho tempo” – Smetti di raccontarti palle [2 tecniche di time management]

Orologio rotto

Quante volte, anche solo nell’ultimo mese, hai pensato o detto:

“Lo farei, ma non ho tempo”

Usando questa frase come banale scusa per giustificarti, per scaricare la colpa su una forza esterna:

“Non è colpa mia se un giorno ha 24 ore” dici. No, non è colpa tua, ma…

È colpa tua se scegli di sprecare il tuo tempo in attività inutili.

Pensaci, qual è un aspetto che ti rende simile a Bill Gates, Gandhi, Einstein e ogni altri essere vivente e non della storia di questo pianeta? Esatto, il tempo. Tutti abbiamo 24 ore in un giorno, nessuno escluso. Alcuni lo usano per fare imprese straordinarie, altri (leggi: la maggior parte) passano metà della loro giornata in attività inutili, e l’altra metà a lamentarsi di non avere tempo.

Quindi, diciamocelo: “non ho tempo” è una delle più grandi palle che puoi raccontare a te stesso. Il problema è che non hai idea di come usare il tempo che hai a disposizione, e oggi imparerai a farlo nel modo giusto.

Il problema è che noi esseri umani, nella nostra ingenuità, siamo programmati per procrastinare il più possibile. Rimandare, rimandare e rimandare ancora fino all’ultimo momento. Ti ci riconosci? Immagino di sì, perché è una condizione naturale. Ti accontenti, non vai oltre i limiti, e questo ti sta costando più di quello che credi.

Ma non riesci a essere onesto con te stesso, ti nascondi dietro alle scuse. Leggi queste due frasi, quale ti suona meglio?

  • “Io potrei essere una persona di successo e felice, ma non ho voglia, quindi continuo a fare giusto l’indispensabile per sopravvivere e resto a grattarmi la pancia per il resto del tempo”
  • “Io sarei felice di diventare una persona di successo e lo farei, ma purtroppo non ho tempo! Ah, se solo avessi 40 ore al giorno, sarei già ricco/famoso/in pensione/sulla luna”

Il “non ho tempo” è il meccanismo che usa il cervello per difendersi dai sensi di colpa. È solo questo, un’illusione, non una realtà.

Animali, piedi congelati e bufere di neve

Storia vera:

Quando l’anno scorso lavoravo volontario a tempo pieno in una fattoria, sai qual era l’orario medio di lavoro in inverno?

90 ore a settimana. O forse di più, ho perso il conto.

Ricordo ancora, in un misto fra stupore (per la mia risolutezza) e gioia masochistica, quel turno di 36 ore filate. Inizio a lavorare alle 6:30 della mattina, e vado a dormire alle 6:30 della sera successiva. In mezzo alla neve, “dormendo” per un paio d’ore in un furgone. Quella volta mi sono congelato l’alluce del piede destro, e ci ho messo 6 mesi per riacquistare la sensibilità quasi completa.

E in tutto questo, ancora riuscivo a scrivere articoli per Mindcheats, controllare i commenti e rispondere alle email. Certo non al livello solito, ma nemmeno per un secondo mi è passato per la mente di dire “non ho tempo per scrivere articoli”. Questo perché non è una questione di tempo, ma di scelte. Tutti abbiamo 24 ore al giorno, è vero, ma hai il pieno controllo di come usarle.

Perché dire “non ho tempo” è una bugia pericolosa

Finché continui a dare la colpa a un elemento esterno e incontrollabile, in questo caso il tempo, non ti dai la possibilità di migliorare. Il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo: come pretendi di gestire meglio il tuo tempo, se parti dal concetto del “non ho tempo per fare questo e quello”?

Puoi leggere quanti libri di time management (gestione del tempo) vuoi, ma se hai questo preconcetto non farai molti passi in avanti. Finirai il libro, lo metterai a far polvere, e continuerai con la tua vita. Ovvio, nessun libro ha il potere miracoloso di allungarti la giornata. Le ore che hai sono sempre quelle.

Invece, quello che ti serve è un cambio di mentalità. Un cambio radicale: elimina dal tuo vocabolario la frase “non ho tempo”. A volte lo dirai per abitudine, o per cercare una scusa che ti giustifichi un ritardo, un fallimento o la decisione di non metterti in gioco. Ogni volta che ti accorgi che stai dicendo “non ho tempo”, fermati e sostituiscilo invece con questa frase:

“Non è fra le mie priorità”

Perché è vero, è una questione di priorità. Se non stai facendo X, significa che in quel tempo stai facendo Y. Può essere un’attività legittima (dormire quanto basta, lavorare su un progetto personale), ma più spesso è qualcosa di futile. Ti faccio un esempio.

Torni a casa dall’università, mangi e ti metti per un’ora su Facebook. La sera passi due ore a guardare TV spazzatura, o con dei giochini flash inutili. La mattina ti svegli tardi perché “non sono un tipo mattutino”, e perdi un’altra ora. Sono già 3 ore mezza al giorno che stai sprecando inutilmente, e magari ti lamenti che non hai tempo di lavorare sul tuo romanzo che sarebbe sicuramente un best seller.

Ti ho fatto un esempio di fantasia, ma fidati che non è così distante dalla realtà di molte persone. Io stesso, che gestisco il mio tempo in maniera scientifica (come ti spiego fra poco), a volte mi rendo conto di buttarlo via in maniera inutile.

Ogni volta che ti capita di pensare di non avere tempo, ripetiti invece che non è la tua priorità. Chiediti invece cosa fai durante il giorno, e scoprirai che passi più tempo su Facebook, giochini sull’iPad e altra robaccia che sui tuoi importanti progetti personali. Sono veramente queste le tue priorità?

Questa semplice frase è molto potente, perché spazza via tutte le scuse inconsce.

Fallo per una settimana, e ti renderai conto di quanto tempo tu stia sprecando ogni giorno. Non ti servono libri, app sul telefono o tecniche del pomodoro (anche se quest’ultima aiuta): per mettere in ordine la tua vita, è sufficiente che tu ti renda conto di quanto tempo stai sprecando. A questo punto, è il momento di capire come gestirlo come si deve…

Gestire il tempo scientificamente (2 tecniche)

Io ho imparato a gestire il mio tempo come gestisco il mio conto in banca: scientificamente. Questa non è un’analogia scelta a caso, perché il tempo equivale veramente al denaro. È una frase detta e stradetta, ma l’hai mai capita fino in fondo? No? Ecco come calcolare esattamente quanto vale il tuo tempo.

Prendi il tuo stipendio attuale mensile, e dividilo per il numero di ore che lavori. Ti verrà fuori 7, 8, 10 euro l’ora o quello che è: quello è il valore di un’ora del tuo tempo. Se stai studiando e non lavori, usa lo stipendio presunto (ad esempio, se studi ingegneria informatica, può essere 1800€ al mese) e le ore di studio mensile.

Quando hai in mano questo numero, usalo per valutare le tue perdite di tempo. Hai appena guardato Maria de Filippi per 2 ore in TV? Se il tuo tempo vale 10 euro l’ora, sappi che hai appena perso 20€. Ne è valsa la pena? No? Immaginavo. 😉

Il passo successivo: fai questo calcolo in anticipo. Se quindi stai per cedere alla tentazione di guardare Maria de Filippi per 2 ore in TV, chiediti se C’è Posta per Te vale 20€ a puntata. E qui mi auguro che la risposta sia “decisamente no!”

Internet e la saggezza popolare.
Internet e la saggezza popolare.

Già solo questa prima tecnica ti aiuterà a scremare tutte quella attività che ti stanno rubando tempo importante, tempo che potresti usare per altre attività per le quali ora stai dicendo “non ho tempo”. Ma ce n’è anche un’altra più avanzata, che è la mia preferita, ossia…

La tecnica del tempo-opportunità

Quando un’azienda deve fare un investimento, non può guardare solo al guadagno che le si prospetta di fronte. Se investe 1 milione di euro e il ritorno dopo un anno è di 1,2 milioni di euro, potrebbe lo stesso perdere soldi. Questo perché se dall’altra parte ha un altro investimento sempre di 1 milione di euro con un ritorno, sempre dopo un anno, di 1,5 milioni di euro, allora l’azienda sta di fatto perdendo 300.000 euro.

Questo perché ha investito sul primo progetto, e non ha più soldi da investire nel secondo. Questo è un concetto di cui ho già parlato, e si chiama costo-opportunità. La stessa cosa vale per il tuo tempo: ne hai una quantità limitata in ogni momento della tua vita, e devi decidere come usarlo.

Quindi decidi con cura quello che devi fare ogni giorno, come allocare il tuo tempo libero: scegli sempre l’opzione che massimizza il beneficio a parità di tempo. In altre parole, chiediti:

“In questo momento, qual è l’attività migliore che posso fare in un dato lasso di tempo?”

È così che raggiungi l’eccellenza, è così che non avrai più la sensazione di essere sempre con l’acqua alla gola.

Avrai tempo di fare tutto quello che vuoi grazie a queste tecniche? Capperi, no! Le ore sono sempre 24, dovrai fare delle scelte. Scartare qualcosa. È naturale ed è giusto che sia così, significa che sei una persona piena di idee e attiva. L’alternativa è la noia.

Ma almeno, ed è questa la cosa importante, riuscirai a fare una scala delle priorità: decidere cosa è importante nella tua vita, e cosa invece lasciare perdere. L’obiettivo non è fare tutto il concepibile, ma dire con coscienza che non fai qualcosa perché non è la tua priorità senza inventarti la palla del “non ho tempo”.

La critica #1 che mi viene fatta

Quando parlo di questa tecnica, la critica più comune è questa:

“E il tempo libero?”

L’hai pensato anche tu, vero? Che usando le 2 tecniche qui sopra ti troverai senza un briciolo di tempo libero, perché non esiste attività di svago che valga il tempo che occupa.

In realtà no, le cose vanno diversamente. E la colpa non è mia né tua, ma della visione distorta che le persone hanno del successo.

Cos’è veramente il successo?

In molti associano il successo ai soldi o alla fama. No, sbagliato.

Il successo è la felicità. Sono sinonimi. Quando io dico “avere successo”, è come se dicessi “essere felice”.

La gestione del tempo serve a renderti una persona di successo, ovvero renderti una persona felice. In questo, il tempo libero riveste un ruolo fondamentale.

Ho scoperto che la vera felicità, quella duratura, si ottiene bilanciando lavoro e svago. Se procrastini tutto il giorno arrivi a sera pieno di sensi di colpa, e ancora peggio: se procrastini tutto il giorno, fra 10 o 20 anni ti accorgerai che la tua vita è stata un fallimento. Non lo ammetterai mai a te stesso, ma sotto sotto saprai che è vero. E lì, addio felicità.

D’altra parte, se passi troppo tempo a studiare o lavorare sarai troppo stanco per goderti i frutti del tuo lavoro. Ti sentirai senza energie, schiacciato dalle responsabilità e dall’ansia di “avere successo”, senza capire che avere successo significa essere felice da oggi. Se ti ammazzi di lavoro adesso, ti ammazzerai di lavoro per il resto dei tuoi giorni. Non arriverà mai quel momento in cui dirai “ok, ora ho lavorato abbastanza, è il momento di rallentare”.

Ed è per questo che io do un immenso valore al tempo libero, ma proprio perché ha un valore immenso non puoi sprecarlo. Usalo per fare qualcosa che ti renda veramente felice, ti faccia sentire bene. Vai a fare una corsa in collina (è quello che farò io dopo aver finito la bozza di questo articolo), dedicati a una tua passione. Non guardare TG pieni di disinformazione, non passare le ore sui giochini di Facebook. Quello non è tempo libero, quello è tempo sprecato.