7 consigli per studiare in maniera più intelligente ed efficace

Il metodo di studio della maggior parte degli studenti non ha senso.

Questa è la conclusione degli psicologi Henry Roediger e Mark McDaniel, che hanno speso la loro vita a ricercare le migliori tecniche di apprendimento che hanno pubblicato nel loro libro “Make it Stick”.

La maggior parte degli studenti studiano tramite la ripetizione del testo e degli appunti, ma le ricerche dei due scienziati hanno dimostrato che si tratta di un pessimo sistema. Usare attività che definiscono di “apprendimento attivo” come diagrammi, mappe mentali e quiz, garantisce dei risultati migliori in meno tempo. In un’intervista che Henry ha rilasciato per la rivista Vox, ha parlato dei sette consigli più importanti per uno studente.

(È bello vedere che molte di queste strategie le ho già implementato nel mio metodo di studio)

1 – Non limitarti a rileggere gli appunti

Prendere appunti

“Sappiamo dai sondaggi che quasi tutti gli studenti, quando studiano, rileggono e ripetono le loro note e appunti. Molti di loro dicono che è la loro strategia più utilizzata.”

Ma quando gli studenti ripetono qualcosa a memoria, non mostrano miglioramenti nell’apprendimento dice Henry.

“La prima volta che leggi qualcosa estrai un sacco di informazioni dal testo. Ma nella seconda lettura approcci il materiale con un senso di ‘questo lo so, quello lo so’. In altre parole, non processi le informazioni. Questo sistema è pericoloso perché ti dà l’illusione di sapere più cose di quelle che in realtà riusciresti a ripetere a libro chiuso.”

2 – Fatti molte domande

Una buona tecnica da usare è quella di leggere una volta, poi farti delle domande usando il questionario a fine capitolo, o creandotelo per conto tuo durante lo studio. Richiamare alla mente le informazioni è la chiave per fissarle nella memoria a lungo termine.

E anche quando ti dimentichi qualcosa, quando sbagli la risposta, ti dà una diagnosi accurata di quello che non sai, così da poter andare a ristudiarlo immediatamente. Questo aiuta a creare un feedback e rendere più efficiente lo studio.

3 – Connetti l’informazione a qualcosa che già conosci

Questa è la tipica strategia dell’ancoraggio: il cervello non lavora per compartimenti stagni, e richiama le informazioni a catena; se memorizzi qualcosa in maniera isolata senza fare connessioni (ancoraggi), ricordartela sarà un problema.

Ho già parlato in dettaglio dell’ancoraggio nella tecnica immagine-film, qui un riassunto: durante la lettura, metti in relazione quello che leggi con qualcosa che già conosci.

Ad esempio sei stai studiando in che modo i neuroni trasmettono impulsi, leggerai che ogni neurone è circondato e protetto da una membrana adiposa di mielina, e se c’è poca mielina nel cervello potresti avere problemi a ricordare le cose.

Come paragone potresti pensare a un tubo dell’acqua che, se troppo sottile, potrebbe bucarsi.

4 – Disegna le informazioni in maniera visiva

Un’eccellente strategia è di fare diagrammi di flusso o mappe mentali. Se non sei sicuro di aver appreso qualcosa nella maniera giusta, prova a spiegare il concetto con un diagramma di flusso (ossia evidenziando il rapporto causa-effetto): se non ce la fai, devi riprendere il libro.

5 – La tecnica del “chi vuol essere milionario”

Quando hai finto di studiare per un esame, dovresti avere pronta una serie di domande da farti per testare la tua conoscenza. Le domande possono andare da semplici a complesse.

Mescolale, così da non ripetere gli argomenti in maniera sequenziale (è un aiuto mnemonico che all’esame non avrai), e rispondi a tutte le domande. Fallo più volte, e scoprirai che dopo la prima lettura a mala pena ti servirà riprendere in mano il libro di testo.

6 – Diluisci lo studio

Molti studenti aspettano fino all’ultimo minuto, poi studiano tutto il materiale nei pochi giorni precedenti all’esame nuotando in un mare di stress. Questo potrebbe farti prendere un voto decente all’esame, ma ti dimenticherai tutte le informazioni dopo poco.

Usa lo schema della memorizzazione a lungo termine: studia qualcosa ogni giorno, ripassalo dopo 10 minuti, 24 ore, 7 giorni e 30 giorni. Non devi ripetere qualcosa un milione di volte per infilarlo nella memoria a lungo termine, bastano quattro ripassi.

Concediti molto più tempo di quello che pronostichi per studiare qualcosa: più diluisci l’apprendimento di qualcosa, meglio te lo ricorderai.

7 – Le attitudini non esistono

Ne ho già parlato nel mio articolo sul talento: semplicemente, non esiste.

Gli studenti approcciano una material con una fra due mentalità:

  • La prima è una mentalità di apprendimento fisso: “ho un determinato talento per questo argomento, sono bravo finché non raggiungo il mio limite, dopo le cose diventano troppo difficili e non riesco più a imparare.”
  • La seconda è una mentalità di apprendimento dinamico: “le mie capacità e la mia conoscenza in questa materia dipendono unicamente da quanto tempo ci dedico, e dalla qualità del mio studio.”

Il tipo di mentalità predice con accuratezza il risultato degli studenti. Quelli che credono nell’apprendimento dinamico non si rassegnano alle prime difficoltà dicendo “non sono portato”, e ottengono risultati migliori dei loro colleghi che pensano di non essere portati per qualcosa perché si impegnano di più e non accettano la sconfitta.

Tu hai già implementato alcuni di questi consigli nel tuo studio? Come ti stai trovando? Fammelo sapere nei commenti! 🙂