La grande bugia delle “semplici tecniche”

“Non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati.”

– Albert Einstein

Hai mai avuto la sensazione che non importa quanto facessi per risolvere un problema, eri sempre fermo al punto di partenza? Nonostante il tuo impegno, i tuoi sforzi, la tua fatica, giravi in tondo. Hai letto libri, applicato tecniche ma non facevi progressi.

Nell'immagine: tu, più spesso di quanto vorresti credere.
Nell’immagine: tu, più spesso di quanto vorresti credere.

Se hai risposto sì, allora il tuo problema è più profondo di quello che pensi. Devi agire su un livello diverso, perché tutte le tecniche di questo mondo non ti aiuteranno. Tutta la forza di volontà dell’universo non ti servirà, perché ti stai focalizzando sul problema sbagliato. Ma quando ridefinisci il problema e ti concentri sulla giusta soluzione, puoi superare ogni ostacolo. Ti faccio alcuni esempi:

  • Perdere peso.
  • Studiare meglio.
  • Smettere di fumare.
  • Battere la timidezza.
  • Uccidere la procrastinazione.

Prima di andare avanti a leggere questo articolo, voglio che prendi carta e penna e scrivi tre problemi che vuoi risolvere in questo momento. Devono essere problemi che sei determinato a sistemare, ti perseguitano da anni e dei quali non sei riuscito a liberarti anche se ci hai provato più volte. Alla fine di questo articolo, avrai le idee chiare su cosa fare.

Attenzione: le tecniche possono essere inutili

Ho sempre parlato di tecniche per risolvere i problemi, il sottotitolo di questo blog è “trucchi per sfruttare la mente.” Eppure adesso vengo a dirti che le tecniche sono inutili? Non del tutto. A volte le tecniche sono tutto quello che ti serve, altre invece non bastano. Ti faccio un esempio.

Quando hai un mal di testa ogni tanto, prendi l’aspirina e sei a posto. Quando il mal di testa è causato da un problema cronico delle ghiandole surrenali che producono troppo cortisolo, l’aspirina ti farà sentire meglio per qualche ora ma non risolverà il problema.

La stessa cosa vale per i problemi della tua vita: se il problema è isolato, allora ti basta una “semplice tecnica” per risolverlo. Se studi tanto e hai un buon metodo ma ti dimentichi quello che hai studiato prima dell’esame ad esempio, puoi usare questa tecnica. Se invece non hai un metodo di studio e sei troppo sfaticato per stare sui libri più di qualche minuto, tutte le tecniche di questo mondo non ti aiuteranno.

Per riassumere, i tuoi problemi possono essere su uno di questi due livelli:

  1. Livello 1: problemi isolati risolvibili con semplici tecniche.
  2. Livello 0: problemi ad ampio spettro che nascondono un malessere maggiore. In questo caso, le tecniche sono inutili.

Come distinguere i problemi minori da quelli maggiori

L'apparenza può ingannare il coniglio.
L’apparenza può ingannare il coniglio.

Questa è una bella domanda e la risposta non è facile. Ci sono una serie di domande che puoi porti:

  • Esiste una causa di questo problema?
  • È veramente isolato o si ripercuote su altri ambiti della mia vita?
  • Ho già provato delle tecniche senza ottenere risultati?
  • Sono veramente motivato a risolvere il problema e raggiungere il mio obiettivo?
  • Il problema sono gli altri, o sono io?
  • È un problema minore o molto sentito?

Rispondi ad alta voce a queste domande: ti darà una maggiore consapevolezza del problema e ti aiuterà a definirlo. Prima di continuare a leggere, prendi i problemi che hai individuato sopra e scrivi la risposta a queste domande. Sei di fronte a un problema maggiore quando:

  • Individui una causa scatenante.
  • Si ripercuote su altri ambiti della vita.
  • Hai provato diverse tecniche, ma senza risultati.
  • Sei motivato, ma hai la sensazione di girare in tondo.
  • Il problema è interiore, non è causato dagli altri.
  • È un grosso freno alla tua crescita personale o professionale.

In tutti questi casi sei di fronte a un problema di livello 0 e le tecniche comuni non ti serviranno, perché vanno a curare un sintomo senza curare la causa che lo scatena. Per questo dovrai attuare un cambiamento più profondo.

Come risolvere i problemi maggiori

Negli ultimi 50 anni la letteratura della crescita personale si è focalizzata su rimedi veloci e “tecniche da applicare oggi.” Quasi tutti i libri di successo degli ultimi decenni parlano di trucchi per fare qualsiasi cosa, perché sono queste tecniche che vendono alla maggiore: compro il libro e voglio un beneficio immediato, senza fatica. Questo ha portato molti autori a concentrarsi sulle aspirine, piuttosto che sugli interventi chirurgici.

Guarda alla truffa dell’omeopatia, dove acqua “magica” viene venduta a prezzi fuori di testa: molte persone sono disposte a credere a tutto, pur di avere un rimedio comodo ai problemi. Ecco invece un’ottima linea guida da seguire:

Nella vita ci sono certi principi da seguire, puoi raggiungere i tuoi obiettivi e ottenere la felicità solo se impari a integrare questi principi nella tua vita.

Cosa significa?

Le tue azioni sono determinate dai principi in cui credi e da quello che reputi giusto o sbagliato. Quando incontri una persona che conosci, il tuo atteggiamento varierà in base alla tua opinione sull’altro. Ad esempio:

  • Se mi sta simpatico sorriderò e lo saluterò, magari lo inviterò a bere qualcosa.
  • Se mi sta sullo scatolame lo eviterò e ci parlerò malvolentieri, senza sorridere e me ne andrò il prima possibile.

Il tuo comportamento è determinato da un principio: simpatia o antipatia. Puoi applicare questo schema in ogni cosa nella tua vita, ogni singola decisione deriva da una credenza (approfondisci l’argomento in questo articolo).

Questo comportamento produce un output sull’altra persona: se sono simpatico e sorridente gli starò simpatico, se lo evito gli starò antipatico. Secondo la teoria delle “semplici tecniche”, se cambi il tuo comportamento (sorridi, fai il simpatico, inviti al bar) puoi cambiare l’output: comincerai a piacere di più alle persone, comprese quelle che ti stanno antipatiche.

Il problema di questa tecnica è che ti chiede di raccogliere l’acqua con un colabrodo: ci sono troppi buchi. Se una persona ti sta antipatica puoi sorridere, assumere un linguaggio del corpo aperto e amichevole, cercare di intavolare una conversazione interessante (è la base delle tecniche di persuasione). Ma il tuo inconscio ti tradirà e non potrai mantenere in piedi la finzione molto a lungo.

"Guarda, mi hai convinto."
“Guarda, mi hai convinto. Sei il mio migliore amico.”

Una soluzione di livello 0, in questo caso, è di farti stare simpatica la persona a cui vuoi stare simpatico. Se modifichi la credenza modificherai anche i comportamenti, e di conseguenza otterrai un risultato diverso. Fare questo è difficile, perché cambiare un principio non è semplice come applicare una tecnica. Devi modificare il tuo sistema di credenze e questo prende del tempo. Nell’esempio, devi convincerti che non tutte le persone che all’inizio ti stanno antipatiche sono da allontanare: dai sempre una seconda chance agli altri.

Conclusione

Con questo non voglio dire che le tecniche pratiche sono inutili: io ne parlo e continuerò a farlo, ma diventano applicabili solo quando hai risolto il problema di livello 0. Per farti capire: le tecniche di studio sono utili solo quando sei convinto e deciso a studiare tutto il necessario per passare l’esame. Se sei pigro, le tecniche non ti servono.

Senza un cambio radicale di credenze, i rimedi temporanei sono quello che sono: temporanei. Trucchi per fare qualcosa rapidamente, ma che si esauriscono in poco tempo. Se invece vuoi un miglioramento duraturo che ti porti avanti per tutta la vita non devi cambiare i tuoi comportamenti, devi cambiare te stesso. Non cambiare il risultato, cambia i principi che lo generano.

È un procedimento lungo, un investimento sul futuro. Per cambiare quello che sei dovrai fare un lavoro di crescita lento e faticoso, perché non esistono tecniche rapide o guide passo-passo. È qualcosa che devi fare per conto tuo, qualcosa che devi sentire dentro di te.

Ora prendi i problemi che hai scritto all’inizio di questo articolo e fatti questa domanda: quali sono i miei principi, le mie credenze fondamentali che scatenano il problema? Se non riesci a trovarne nessuna, devi essere più onesto con te stesso: ogni tuo comportamento ha origine in una credenza, non dimenticarlo. Un buon sistema è di pensare a quello che sei, non a quello che fai. Ti faccio alcuni esempi (in parentesi il cambio di principio che devi fare):

  • Se vado male a scuola, è perché sono pigro (invece devo investire sul mio futuro).
  • Se fumo, è perché  penso di essere figo se lo faccio e perché sono stressato (invece sono uno coglione che si sta suicidando).
  • Se non ho amici e sono timido, è perché ho paura di fare brutta figura (invece devo capire che non posso essere simpatico a tutti e l”opinione degli altri non è così importante).
  • Se rimando tutto a domani, è perché sono pigro (invece devo investire sul mio futuro – come vedi un principio sbagliato può avere più di un effetto negativo).

Il cambio di principio funziona solo se ci credi veramente: devi convincerti di quello che sei, altrimenti non è altro che una tecnica di livello 1. Una volta che hai aggiustato i principi puoi passare alle tecniche.

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