Il principio di Einstein: come ottenere di più faticando di meno

Dal 1912 al 1915, Einstein è stato un uomo impegnato.

Il suo lavoro sulla relatività ristretta stava iniziando a diffondersi presso le università dell’epoca, il suo nome cominciava a circolare nel campo. Dopo aver insegnato in varie università in Germania e Polonia, nel 1912 si stabilì in Svizzera.

Lì incontrò il professor Marcell Grossman e si convinse che, se fosse riuscito ad applicare la matematica non euclidea del professore svizzero con la sua teoria della relatività ristretta, sarebbe riuscito ad allargare la sua legge per includere anche la forza di gravità. Il singolo passo che lo avrebbe portato a formulare la formula matematica più famosa della storia.

E così Einstein iniziò a lavorare.

Fra il 1912 e il 1915 la sua ossessione per trovare una legge generale che spiegasse i fenomeni dell’universo iniziò a consumare la sua vita. Secondo diversi fonti, fra cui le sue stesse lettere (link), il suo matrimonio iniziò a soffrirne e i suoi capelli divennero bianchi per lo stress.

Pillola di conoscenza: il suo colore naturale era nero.
Pillola di conoscenza: il suo colore naturale era nero.

Ma nel 1915 Einstein pubblicò la teoria della relatività generale, la singola formula matematica più importante del secolo.

Il principio di Einstein

Einstein ci dimostra  che se lavori intensamente a un solo progetto, puoi arrivare a qualsiasi risultato.

Ogni progetto che merita di essere portato a termine richiede un lavoro costante, non ci sono scorciatoie. Se fosse facile tutti lo farebbero e non sarebbe più qualcosa di straordinario, giusto?

Guarda una tua giornata tipo: perdi tempo in cose che non ti portano a niente, mentre releghi le attività importanti a quella mezz’ora ogni tanto.

  • Vai a giocare a calcetto.
  • Leggi il tuo libro preferito.
  • C’è Scrubs in televisione.
  • Gli amici ti invitano a mangiare polenta e osei.
  • Facebook, Youtube, Mindcheats.

Ma quando devi trovare un lavoro, quando devi studiare per l’esame, quando devi imparare l’inglese per avere più possibilità nella vita non hai mai tempo. Il rumore di fondo della tua vita è così forte che non riesci a concentrarti sulle cose importanti.

Se Einstein avesse cercato di formulare la teoria della relatività generale mentre dava lezioni all’università, scriveva un libro e andava a pesca, saremmo ancora fermi alle leggi di Newton. Senza offesa per Newton.

Einstein è riuscito a diventare uno dei più grandi matematici di sempre con un focus ossessivo: aveva un obiettivo e ha eliminato ogni distrazione. Come scrivo in uno degli articoli bonus sul Libro di Mindcheats, il tuo livello di energia è il vero limite alle cose che puoi fare durante la giornata. Se sprechi energia in attività secondarie (calcetto, telegiornale), non te ne rimarrà per le cose che veramente contano. Dirai “oggi sono stanco, lo farò domani.”

Non voglio farti diventare Einstein,  non voglio che i tuoi capelli diventino bianchi per lo stress. Da una parte per raggiungere grandi obiettivi devi imparare a focalizzarti sulle cose importanti, dall’altra non devi sacrificare la tua vita privata.

Sento quello che stai per dirmi: eh, facile parlare per te, ma io non so quali sono i progetti che mi garantiranno un futuro. Non so cosa voglio o devo fare. Come faccio a trovare le cose  su cui dovrei concentrarmi?

Vero, senza un piano d’attacco efficace non andrai mai oltre la fase che io chiamo “la gallina senza testa”, perché vaghi senza un obiettivo preciso. Ecco i tre passi che ti aiuteranno a trovare e perseguire il tuo obiettivo:

1 – Sperimenta tutto

Ok, diciamo quasi tutto.
Ok, diciamo quasi tutto.

Anche Albert aveva altre passioni prima di focalizzarsi sulla matematica, non è nato con la passione dei numeri; da piccolo era un bambino ribelle (fonte). Non saprai mai cosa vuoi dalla vita se prima non sperimenti tutto quello che ti capita sotto mano: se non provi qualcosa non sai se ti piacerà.

Nella prima fase di applicazione del principio è salutare dedicarsi a più attività, perché solo così capirai cosa vuoi veramente dalla vita. Sperimenta tutto e non fermarti di fronte a niente: la passione è l’unica  vera strada verso il successo (te lo spiego in questo articolo).

Mi chiederai: e allora cosa c’è di diverso da quello che sto già facendo? La differenza è che la maggior parte delle persone non avanzano mai oltre questa fase: vengono inghiottite dagli impegni e non trovano la loro passione. Anche se la trovano, si arrendono alla triste evidenza: non hanno tempo per seguirla.

Tu invece sai che questa è solo la fase preliminare del tuo percorso. Stai sperimentando varie strade per trovare quella che preferisci. Tieni gli occhi aperti per l’opportunità di passare al livello successivo, non restare ancorato agli impegni che non ti appassionano. Sai quante cose ho scartato io prima di trovare la mia strada? Ti faccio alcuni esempi:

  1. Biologia.
  2. Lavorare nell’amministrazione (seguire la carriera di mia mamma).
  3. Fare il politico.
  4. Restare in Italia.

Solo sperimentando ho scoperto che in realtà la cosa che voglio fare sopra ogni altra è viaggiare, scoprire posti nuovi, non essere ancorato a un solo luogo. Insomma, diventare un nomade digitale. Se non avessi deciso di andare a studiare all’estero per 6 mesi, non l’avrei mai immaginato. La passione è alimentata dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare.

2 – Elimina l’inutile

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Nella mia camera da letto ho solo quello che mi serve. Un giorno di due anni fa ho deciso di eliminare tutto l’inutile: ho preso un rotolo di sacchi della spazzatura e ho buttato tutto quello che non usavo da almeno 6 mesi. Se qualcosa mi serve meno di due volte all’anno, posso farne a meno.

Tutti i vari oggetti, i “ricordi” che stanno lì a far polvere sono finiti nella spazzatura. Mi sono sentito subito meglio.

Il minimalismo è uno stile di vita: non riempirti di cose inutili che ti distraggono dagli obiettivi che vuoi realizzare. Non solo nell’oggettistica della stanza, ma in tutta la tua vita. Se qualcosa non ti serve, eliminala.

Nell’ambito del principio di Einstein puoi applicare il minimalismo eliminando le attività che non ti piacciono abbastanza o non pensi di potertici dedicare per i prossimi trent’anni. Prova qualcosa per qualche settimana, valutalo, scartalo se necessario. Non rimanere attaccato a una zavorra, altrimenti diventerai come tutte quelle persone che passano la vita soffocate dagli impegni.

Anche quando sei alla ricerca della tua passione, devi mantenere ordine nella tua vita. Piuttosto che fare cento cose senza concludere niente, fanne cinque e in un mese avrai le idee chiare su cosa sostituire.

Quando ho capito che mi piaceva viaggiare non ho abbandonato di colpo tutto il resto: mi sono comunque dedicato ad altre passioni, mi sono laureato e ho cercato strade alternative per completare la mia passione. Mantieniti dinamico e continua a sperimentare, ma fallo con un po’ di sale in zucca.

3 – Seleziona

Quando hai capito cosa vuoi fare nella tua vita, non ti resta che eliminare tutto il resto.

Ripeto: non devi diventare Einstein, non devi annullare la tua vita personale per raggiungere il tuo grande obiettivo. Devi focalizzarti sì, ma con moderazione. In un dato momento, dovresti avere solo due progetti a cui dedicarti:

  1. Uno personale.
  2. Uno professionale.

L’obiettivo personale è quello che vuoi veramente fare, il tuo grande sogno. Non sto parlando del lavoro, ma della cosa che ti rende più felice di ogni altra. Per me, è girare il mondo.

L’obiettivo professionale è il mezzo tramite il quale raggiungere l’obiettivo personale. Non prendiamoci in giro: senza un buon lavoro difficilmente andrai da qualche parte. Non ti serve diventare ricco, ti basta il necessario per sopravvivere e pagarti le spese che ti separano dall’obiettivo personale.

Anche se l’obiettivo professionale è solo un mezzo, è importante perché si tratta di un requisito necessario per la realizzazione dei tuoi sogno. Puoi trovare vie alternative a qualsiasi cosa, ma a un lavoro no. Per me, l’obiettivo professionale è lavorare tramite internet: in questo modo potrò guadagnarmi lo stipendio senza essere ancorato a un luogo fisico. Se ancora non hai un lavoro, l’obiettivo professionale riguarda lo studio (che è un pilastro importante della tua futura carriera).

Quando hai trovato i tuoi obiettivi, puoi programmare la giornata attorno ad essi. Punta alla produttività, fai qualcosa che ti porti più vicino al traguardo ogni giorno: per la massima efficacia ti consiglio di seguire la Regola Aurea. Quando lavori, elimina ogni distrazione: fare più cose insieme, o multitasking, è una delle cose più nocive per la tua concentrazione (ne parlo in questo articolo).

A questo punto non ti rimane che trovare un ritmo ideale per massimizzare la produttività senza sacrificare i momenti di riposo, per il quale ti servirà un’abitudine potenziante: ti spiego come crearla in questo articolo.

Hai già trovato i tuoi obiettivi personali e professionali? Quali sono? Fammelo sapere nei commenti. 🙂