Sperimenta sempre, sperimenta tutto

A me non sono mai piaciute le verdure. A causa di un “trauma” che risale all’asilo, mi sono sempre rifiutato di mangiarle. Potevo vedere giusto piselli, patate e poco altro, tutto il resto non provavo nemmeno ad assaggiarlo.

Ormai quasi un anno fa, poi, ho avuto una specie di illuminazione alimentare: improvvisamente ho cominciato a mangiare meno e soprattutto meglio. Certo il percorso è stato lungo e continua ancora adesso, ma la decisione è stata improvvisa, da un giorno all’altro.

E da allora ho cominciato piano piano a provare tutte le verdure: insalata, carote, verze, zucchine, spinaci, addirittura i miei acerrimi nemici pomodori. E cosa ho scoperto? Che non sono affatto male!

A quel punto mi sono chiesto: perché ci ho messo più di dieci anni ad accorgermene? Perché non ci avevo mai provato. Ero bloccato dal fatto che le verdure non mi sono piaciute all’asilo, e quello schema mentale ha continuato a condizionarmi fino all’età di 21 anni.

E lì ho capito: sperimentare cose nuove è il sale della vita.

sperimentare

Il problema della sperimentazione

Così ho analizzato il mio problema, dopo averlo risolto. E mi sono accorto che non si limita alle abitudini alimentari: è più vasto e complesso di quanto credessi. E permea tutte le aree della mia vita. Ma che dico della mia vita, della vita di tutti!

Lo schema è sempre quello che si ripropone ovunque: hai un timore, una paura che ti blocca nella crescita personale. Per dirla in termini ancora più generali, non vuoi barattare un ipotetico piccolo dolore a breve termine con un grande beneficio a lungo termine.

Utilizzando queste parole, il problema sa di già visto. Non è infatti solo il cavolfiore che ti precludi con questa trappola mentale: relazioni sociali, opportunità di lavoro, vita personale e tutto il resto. Non esiste un settore della tua vita dove il timore del dolore immediato non ti blocca. Anche quando un osservatore esterno direbbe che devi agire, tu non lo fai.

Ma il problema più grande? Questa trappola mentale non può essere evitata, l’inconscio la ripropone ancora e ancora in ogni situazione. Puoi contrastarla con la forza di volontà, non è impossibile, ma solo entro aree circoscritte. Io ho rotto lo schema depotenziante della verdura iniziando a mangiare bene, e in tutte le altre aree della mia vita? Continuo con il vecchio ritornello, non riesco a passare all’azione.

Anche se cerco di migliorare un aspetto alla volta, no riuscirò mai a risolvere completamente il problema.

L’importanza di sperimentare

Faccio male, lo so. Io sono un grande fan dell’esperimento: la vera conoscenza non viene da qualche lettura astratta di quel professorone, ma dall’esperienza che ognuno di noi accumula negli anni.

E non è solo la conoscenza, ma anche l’abilità. Pensa a come imparano i bambini, sperimentando ogni cosa, toccandola, senza badare alle conseguenze. A me da piccolo è servita una notte in ospedale per capire che andare contro un muro di cemento in bicicletta forse non è la scelta migliore. 😉

Non c’è da sorprendersi se sono proprio i bambini ad imparare più velocemente. Il loro cervello è più dinamico e disposto ad assimilare nuove nozioni, certo, ma la predisposizione è inutile senza un’attitudine positiva alla sperimentazione. Se vuoi imparare, se vuoi migliorare, devi ritrovare la curiosità di un bambino: lascia che il mondo ti affascini, e non aver paura di provare nuove soluzioni.

Come ho scritto quando ho parlato di come avere una vita piena di occasioni, non lasciarti scappare nessuna opportunità di provare ciò che hai di fronte, non lasciarti scappare nessuna occasione.

Come darsi una mossa

Detto questo, su Mindcheats ci sono già degli articoli che ti aiuteranno a sperimentare sempre, a sperimentare tutto.

Lo schema è sempre lo stesso: dolore a breve termine e ricompensa a lungo termine. È un investimento sulla tua vita e la tua crescita personale! Eccoti qui alcuni articoli che ti aiuteranno a migliorare giorno dopo giorno: