Come apprendere e migliorare un movimento grazie a due speciali tecniche mentali

Oggi ospito un articolo di Paolo Babaglioni, amministratore di http://www.allenamento-salute.it, che ci propone (me incluso) una tecnica di studio. Piccola differenza: non si parla di studio sui libri, ma di studio del proprio corpo. A me è piaciuto molto, quindi ti auguro buona lettura! 🙂

 

Se pratichi uno sport ad alto contenuto tecnico questo articolo fa al caso tuo. Ma puoi trovare interessanti informazioni anche se vuoi imparare un nuovo movimento. Ti svelerò delle strategie per apprendere e mettere in pratica un gesto grazie alla potenza della mente.

esercizi cervello

Prima di analizzare le due tecniche, è doveroso spiegare che cosa è lo schema corporeo e lo schema motorio. Questi schemi si sviluppano durante lo sviluppo, dai 0 ai 18 anni. Sono la rappresentazione mentale tridimensionale che ognuno di noi ha di noi stessi. Questa rappresentazione è di carattere statico e dinamico. Per comprendere meglio ti consiglio di eseguire questo semplice esercizio:

Sdraiati supino (a pancia su) e rilassati;

  • Posiziona le tue mani sulla bocca dello stomaco e respira lentamente sollevando le tue mani per due minuti. Ora dovresti essere calmo e tranquillo;
  • Immagina di uscire da tuo corpo e guardati mentre fai l’esercizio. Guarda la tua testa, le tue mani, il busto. Prendi contatto con te stesso. L’immagine che vedi è il tuo schema corporeo, come il tuo cervello ti vede nello spazio;
  • Benissimo, ora immaginati mentre ti alzi e corri. Guarda il movimento delle gambe, delle braccia. Ascolta il respiro affaticato. Questo è il tuo schema motorio dinamico, il tuo corpo che si muove nello spazio.

Questo esercizio, oltre che a far capire come visualizzarsi, permette di ottenere un forte rilassamento corporeo grazie alla respirazione addominale o diafframatica. Le tecniche che ti voglio svelare riguardano proprio la visualizzazione. Sono:

  • l’allenamento ideomotorio
  • l’allenamento subvocale

L’allenamento ideomotorio

Esso consiste nel visualizzare, come nel precedente esercizio, il particolare movimento che vuoi migliorare. Dopo esserti rilassato guarda il tuo corpo che si muove, focalizzati su ogni segmento corporeo e analizzati parlando a voce alta degli errori che stai facendo. Immaginiamo che tu sia un giocatore di pallacanestro e ti stai allenando per milgiorare il tuo tiro. Osserva attentamente ogni aspetto del tuo io virtuale: i piedi sono rivolti al canestro? Com’è la posizione del gomito? Pieghi le gambe tanto da sentirti potente? Hai fatto canestro?

Mentre a voce alta spieghi i tuoi errori, parlati e consigliati delle soluzioni. “Devo allargare di più i piedi”, “devo posizionare il gomito davanti ai miei occhi”. Vedrai che magicamente la tua figura muterà la sua posizione. E la stessa cosa accadrà nella realtà durante l’allenamento fisico!

Per fare questo tipo di lavoro è opportuno che tu conosca perfettamente il movimento. Se lo stai imparando ti consiglio di guardare i migliori giocatori, coloro che fanno quel movimento in modo eccezionale ed imitarli. Vuoi correre bene? Guarda Usain Bolt, analizza ogni suo segmento corporeo e fallo tuo nell’allenamento ideomotorio.

L’allenamento subvocale

Questo tipo di allenamento è simile al precedente. Consiste, dopo una fase di concentrazione, nel parlarsi col proprio dialogo interiore e dirsi come deve essere svolto il movimento. L’allenamento subvocale viene anche utilizzato per:

  • darsi motivazione prima di una gara
  • aumentare la propria autostima
  • cambiare la fisiologia “costringendo” l’organismo a produrre adrenalina concentrarsi ed entrare in “ritmo gara

 

Prova a utilizzare queste due strategie ogni qual volta devi fare allenamento o prima di una partita. Sono sicuro che i tuoi risultati miglioreranno. Pensa che i professionisti fanno sedute di solo allenamento mentale per migliorare la propria prestazione. Questo tipo di allenamento è stato anche utilizzato per migliorare la forza muscolare. Diversi anni fa è stato fatto un esperimento dove veniva chiesto ai partecipanti di immaginarsi di spingere col proprio pollice una montagna. Sai qual è stato il risultato? In media la forza del flessore del pollice è aumentata del 30% in un mese di allenamento! Sensazionale non è vero?

La nostra mente è potentissima ed è giusto sfruttarla al meglio. Sei d’accordo con me? Hai utilizzato ancora queste tecniche? Cosa ne pensi?

Se ti interessa conoscermi meglio e leggere altri miei articoli vieni a visitare il mio blog e i miei ebook.

Un saluto, Paolo Babaglioni