Vuoi essere più creativo? Ecco come fare

Siamo nel 1452, e a Vinci nasce uno dei più grandi geni della storia: Leonardo. Già all’età di pochi anni il giovane artista stava dimostrando di saperci fare con tutte le arti che gli si paravano di fronte: molto curioso e vivace aveva una forte passione sia per il disegno che per tutte le scienze naturali e matematiche. Ma con un problema: non riusciva a trovare qualcosa che lo rendesse veramente felice. Difatti come scrive lo storico Giorgio Vasari: “egli si mise a imparare molte cose; e, cominciate, poi l’abbandonava.”

Come ben sanno gli studiosi e anche i lettori del mio blog, senza un po’ di focalizzazione mentale è difficile arrivare da qualche parte. E questa era una cosa che al giovane Leonardo proprio mancava: con tutte le sue mille passioni non riusciva a dedicare abbastanza tempo ad un’arte in particolare. Fu il padre a dare una raddrizzata alla sua vita: notando i suoi bellissimi disegni lo mandò a studiare in una bottega d’arte, e questo fu il suo punto di svolta. In città non solo imparò l’arte della pittura, ma entrò in contatto con un mondo nuovo, dinamico e pieno di stimoli. Fu grazie alle attenzioni del padre che oggi Leonardo è conosciuto per opere come la Gioconda o L’ultima cena.

 

L’esempio qui sopra ci aiuta a capire che la creatività, anche nei più grandi geni della storia, va aiutata e veicolata nel modo giusto. Ed è proprio studiando dei casi come questi che gli esperti sono arrivati alla conclusione che bisogna cercare la propria ispirazione personale nell’esperienza di ognuno di noi. Le qualità di ogni singolo individuo solo raramente si manifestano prima dell’adolescenza, piuttosto tendono a farsi notare nell’età adulta come è successo per Leonardo e a molti altri.

 

Tutti hanno un dono, nessuno escluso. L’unica cosa che bisogna fare è cercarlo e iniziare a sfruttarlo. A questo è dovuto il fatto che la creatività non si manifesta immediatamente, ma solo dopo un certo periodo. Questo perché ha bisogno di stimoli da processare e dai quali prendere spunto per mostrarsi, un po’ come un “cibo” del cervello. L’alimento del quale si nutre la nostra creatività, che è a sua volta la radice del successo personale e professionale, si trova nella cultura: qualsiasi cosa può far scattare la scintilla, o associazione, dalla quale nasce un’idea.

 

L’unica cosa che bisogna fare è tenere la mente attiva e sempre pronta a conoscere e recepire nuove idee. L’uomo nasce curioso: i bambini vogliono provare e sperimentare qualsiasi cosa, poi con il tempo la scuola e la società diseducano a questi sani principi. È invece la sete di conoscenza che ci permette di evolverci, come specie e come individui.

 

Non si sa mai da dove potrebbe venire l’ispirazione, perché la mente lavora con associazioni che possono sembrare talvolta illogiche: per questo il modo migliore di imparare è quello di imparare un po’ di tutto, senza focalizzarsi su di un unico aspetto o campo, almeno per quanto riguarda l’allenamento alla creatività. Mettendo poi insieme vari frammenti presi da diverse sfere di conoscenza, si può trovare un’idea geniale. Un esempio è quello del velcro: il materiale ora utilizzato in tutto il mondo deriva da un’escursione in montagna. L’inventore del velcro notò che i piccoli semi delle piante si agganciavano al suo maglione tramite piccoli uncini, e da lì gli venne l’idea.

 

Come dimostra quanto scritto sopra la flessibilità mentale e l’immaginazione devono comunque servirsi di qualcosa come base di partenza per creare nuove idee. Ricordiamo difatti che il cervello lavora per associazione, e anche i pensieri che appaiono completamente originali derivano in realtà da processi di trasformazione di uno o più stimoli provenienti dall’esterno. Migliorare la nostra cultura generale, qualunque sia l’ambito di studio, fornirà al nostro cervello il materiale per permettergli di sprigionare la sua incredibile creatività.

 

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