Il modello 4-3-2-1 per convincere

NOTA: Non condivido più alcune delle idee in questo articolo. Più informazioni

Questo articolo è parte della mini-guida su ipnosi ed auto-ipnosi. Trova altri articoli correlati nella mia pagina di introduzione all’ipnosi.

gregge di pecore
La famosa metafora del gregge di pecore…

Come promesso torno a parlare di ipnosi, e come ho già scritto nell’introduzione (linkata poco sopra) parto dal presupposto che non sto spiegando cose fuori dal mondo, ma tecniche utili a tutti e che tutti possono sfruttare con solo un po’ di pratica. Oggi spiegherò il modello chiamato 4-3-2-1, inventato da Betty Erickson, che risulta semplice quanto efficace. Esso viene utilizzato proprio per le sue potenzialità in moltissimi ambiti, compresi gli interrogatori della polizia negli Stati Uniti, dove viene insegnata con molta efficacia. Ma non serve andare fino in America per capire il basilare funzionamento del modello 4-3-2-1, vi basta leggere qui sotto. È un evoluzione del già trattato suggerimento mentale.

Il trucco sta nel creare una matrice nel cervello del vostro interlocutore e poi riproporla successivamente per suscitare la risposta voluta. Sembra difficile detto così? Tranquilli, è più facile farlo che dirlo. La matrice di cui ho accennato consiste nel ripetere quattro frasi, anche slegate fra di loro, sicuramente vere e facilmente verificabili. Sbizzarritevi pure: c’è il sole, fa caldo, questo tavolo è nero, ti senti felice e via di questo passo, sono veramente infiniti gli esempi che si possono fare. Voi sceglietene quattro e ditele distintamente, e poi via con il suggerimento mentale: cominci ad innervosirti, mi dirai quello che sai, farai questo o quello per me. I suggerimenti mentali, come avete potuto vedere, sono delle semplici frasi affermative che suggeriscono al proprio interlocutore un comportamento particolare. Essi funzionano anche singolarmente, ma se inserite in una matrice del genere vanno molto meglio. A questo punto, continuate con altre tre verità facilmente verificabili, poi ben due suggerimenti mentali. Avete intuito dove voglio arrivare? Esatto, ad ogni passaggio diminuite le verità e aumentate i suggerimenti, quindi al terzo passaggio basteranno due verità e tre suggerimenti, e in seguito una verità e quattro suggerimenti fino a quando non vi sentirete soddisfatti del risultato. Ricordate però che in una situazione di vita reale non è sempre possibile fare monologhi così lunghi, quindi quattro verità e un suggerimento sarà spesso il vostro unico risultato. Naturalmente in seguito potrete ricominciare il 4-3-2-1 da capo, infilando un suggerimento qua e là. La cosa più importante, qui, è ricordarsi che non bisogna destare alcun sospetto (ed è anche per questo che raramente sarete nella posizione di potervi permettere di portare avanti questa tecnica per molto tempo). Ma qual è la psicologia dietro a tutto ciò?

Ho detto psicologia, ma anche la programmazione neurolinguistica ha dedicato molti sforzi allo studio di questo metodo. Ancora una volta, come ho già detto in articoli precedenti, la mente umana è molto pigra e tende a distrarsi facilmente, incappando in errori più o meno grossolani. In questo caso ci si riferisce alla “matrice del sì”: dopo ogni affermazione veritiera la nostra mente si ripete inconsciamente “sì”, perché ha bisogno di una conferma interna a qualsiasi cosa anche se banale. Quindi si ripete sì per quattro volte di fila, e per così dire si abitua all’idea di dare risposte affermative alle affermazioni che provengono. Quindi alla quinta volta, quando diamo il suggerimento che potrebbe anche essere accolto con risposta negativa, il cervello sarà portato naturalmente a tendere invece al sì, per conservare la matrice che ha avuto fino a quel punto. Tutto avviene a livello inconscio, quindi la vostra “vittima” non avrà assolutamente idea che in realtà è la matrice che avete imposto a condurre a quell’esito. Purtroppo la tecnica non funziona al contrario, e la “matrice del no” non funzionerà (anzi, vi farà sembrare anche un po’ matti dire “gli asini volano”).

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