6 passi per smettere con le cattive abitudini grazie all’autoconvincimento
Con un po’ di autoconvincimento si possono fare cose straordinarie.
Hai presente quel libro, diventato famoso un paio di anni fa, che pareva essere miracoloso per coloro che volevano smettere di fumare? Ecco, io no, perché ancora non l’ho letto; colpa mia, dovrò reperirlo a breve. Ho letto però diversi manuali che trattavano di dipendenze e di come si potessero curare senza troppi sforzi né di tipo personale né tanto meno economico.
Qui garantisco che non è solo pubblicità, ti posso assicurare che basta un po’ di forza di volontà e non è così difficile. Per quanto riguarda i vizi prettamente di tipo psicologico la strada è più semplice, mentre per le dipendenze fisiche (come quella da nicotina) la cosa potrebbe farsi più complicata ma non impossibile. Infatti se ci pensi anche la sigaretta è un metodo per scaricare lo stress al quale il corpo è ormai assuefatto, altrimenti un cerotto alla nicotina funzionerebbe ugualmente bene (e riducendo gradualmente il dosaggio smettere sarebbe un gioco da ragazzi); quello che le pubblicità di tali medicamenti si dimenticano però di dire, come accennato sopra, è che il gesto è soprattutto di origine psicologica.
Ed è per questo che semplicemente non funzionano, o funzionano raramente. Si può invece trovare una cura utilizzando la forza della mente, ovvero sfruttando l’inconscio.
1 – Carta e penna, e pensa a quello che fai. Già, anche con i computer carta e penna rimangono strumenti ineguagliabili per certe cose. Inizia a scrivere tutti i motivi del perché vuoi smettere con il tuo vizio e in che modo sta peggiorando la tua vita; poi, in un’altra colonna, scrivi tutti i vantaggi che avrai nello smettere. Prenditi dai cinque ai dieci minuti per ciascuna delle due parti, o anche di più se preferisci. Poi appendi questa doppia lista sul frigorifero, e leggila ogni volta che fai colazione dopo esserti svegliato! Se col tempo trovi nuovi elementi, nessuno ti vieta di aggiungerli. Anzi, significa che la “terapia” sta andando bene.
3 – Non è un processo che richiede mesi. Come conseguenza di quello detto sopra, si pensa che smettere con un’abitudine errata richieda settimane o addirittura mesi. Anche qui il ragionamento è semplice per il cervello: smettere è difficile ed è un’abitunine che mi porto avanti da anni che si è consolidata nel tempo, quindi deve per forza richiedere uno sforzo costante per essere estirpata. Di nuovo sbagliato: non devi fare altro che prendere una decisione, la decisione di smettere, e come con ogni decisione basta una frazione di secondo. Dopo verrà il momento in cui dovrai evitare di ricadere nel vizio, ma quando si smette lo si fa una volta per tutte: un secondo fa lo facevo, adesso ho deciso di non farlo più. Prendi un qualsiasi vizio, non importa quale, e interrompilo per dieci secondi. E’ stato difficile? Dai, non può essere così arduo. Adesso basta solo portare quei dieci secondi a dieci anni.
4 – Il cervello memorizza le abitudini in un mese. Questo è un grande limite della mente umana, ma è una bellissima cosa perché se usato bene permette di cambiare comportamenti consolidati in anni in solo quattro settimane. Difatti il nostro cervello è capace di interiorizzare e rendere automatica qualsiasi attività o comportamento dopo trenta giorni; ci mette un po’ di più a dimenticare quelle vecchie se non vengono sostituite, ma non è un problema. Basta appunto sostituire le cattive abitudini con quelle buone. Cambia una precedente cattiva abitudine con una nuova e più salutare, e ti sarà molto più facile non ricadere nel vizio. Smetti di mangiare schifezze, e al suo posto vai a correre che ti fa tanto bene! 😉
5 – Datti ricompense a breve termine. Questo è molto importante, perché puoi convincerti del bene supremo delle vostre azioni nel lungo termine, ma se la mente non vede vantaggi nell’immediato allora l’inconscio non capirà il perché della decisione, e ritornerai alle malsane abitudini. Quindi premiati molto e premiati spesso. Il primo traguardo può benissimo essere un giorno senza aver fumato, non serve compiere azioni epiche per meritarsi un piccolo piacere. Ad esempio, puoi festeggiare il primo giorno senza fumo dopo anni di dipendenza con una bella cena al ristorante. Ovviamente, non premiarti con un Toscano! 😉
Sei semplici passi come vedi, niente di più. Questa tecnica, così come la maggior parte di quelle che spiego in queste pagine, può essere usata in maniera più ampia rispetto a quanto descritto: aguzza la mente quindi, e usa l’autoconvincimento per rimettere in sesto qualsiasi area della tua vita.